Una società democratica fondata sull’uguaglianza, sulle pari opportunità e
sull’inviolabilità dei diritti fondamentali non può limitarsi all’enunciazione
di principi astratti e generali.
La maggior parte dei paesi dell’Unione Europea ha adottato, da diversi anni,
delle misure concrete di riconoscimento dei diritti delle minoranze sessuali e
promosso programmi ministeriali di lotta a tutte le forme di discriminazione
sul lavoro, nella società e a scuola.
L'Italia, in quanto appartenente alla Comunità Europea, è stata sollecitata a
conformarsi agli altri paesi appartenenti, adottando anch'essa strategie di
insegnamento dell'educazione di genere che forniscano indicazioni per
includere, nei programmi scolastici di ogni ordine e grado e tenendo conto del
livello cognitivo degli alunni, i temi dell'uguaglianza, delle pari
opportunità, della piena cittadinanza delle persone, delle differenze di
genere, dei ruoli non stereotipati, della soluzione non violenta dei conflitti
nei rapporti interpersonali, della violenza contro le donne basata sul genere e
del diritto all'integrità personale.
Le resistenze che il legislatore ha opposto a tali richieste dell’Unione
Europea.hanno favorito l’emergenza di movimenti tradizionalisti, reazionari e
conservatori appartenenti all’ala del cattolicesimo integralista, che
denunciano la diffusione della cosiddetta “teoria o ideologia del gender”.
Mobilitati su tutto il territorio nazionale con azioni che vanno dalle veglie
delle Sentinelle in piedi alle conferenze pseudo-scientifiche di psicologi,
medici e avvocati , i cui strumenti propagandistici sono la disinformazione e
la manipolazione della realtà, dei fatti e della conoscenza scientifica, questi
movimenti continuano a fare disinformazione sfruttando malcontento e ignoranza
per la propaganda di un’ideologia razzista e sessista che vuole escludere dai
programmi scolastici tutto ciò che concerne i temi dell’uguaglianza, dei
diritti e delle pari opportunità.
Anche la città di Schio e i paesi limitrofi non sono stati immuni dalla presenza
di movimenti simili, i quali senza contraddittorio e grazie all’utilizzo delle
sale parrocchiali sono riusciti a diffondere un’idea totalmente perversa e
distorta di quelle che sono le linee indicate dall’Unione Europea.
Il collettivo Starfish di Schio e la Comitata Giordana Bruna di Verona
propongono e invitano la cittadinanza a partecipare al convegno di
contro-informazione (o meglio, di corretta informazione) "La scuola del
rispetto e delle diversità. Chi ha paura del gender?" col fine di chiarire
una volta per tutte il mare di dubbi e mistificazioni su tali argomenti, per
evitare psicosi diffuse mosse da paure e preoccupazioni inutili.
Interverranno:
◆ Dott.ssa Annalisa
Zabonati, psicologa e psicoterapeuta. Interventi educativi di contrasto alle
discriminazioni di genere in ambito scolastico: alcuni esempi.
◆ Dott.ssa Laura
Sebastio, counselor, attivista LGBT, SAT-Servizio Accoglienza per persone Transessuali.
Stereotipi di genere, cosa sono e perché parlarne nelle scuole.
◆ Dott. Lorenzo
Bernini, ricercatore in filosofia politica.
“Teoria del gender” e studi di genere: istruzioni per l’uso.
◆ Dott. Massimo Prearo,
sociologo dei movimenti sociali.
Movimenti “no gender”: chi sono, cosa fanno, cosa vogliono?
La conferenza avrà luogo sabato 31 Ottobre 2015 presso il Palazzo Toaldi Capra,
via Pasubio n 52 a Schio.