Da Barcellona, verso il 15 ottobre

Breve report del meeting euromediterraneo che si è tenuto a Barcellona tra il 15 e il 18 settembre

21 / 9 / 2011

Dal 15 al 18 settembre ci siamo incontrati a Barcellona con altri gruppi, collettivi e singoli provenienti da diverse parti d’Europa per immaginare insieme la data di mobilitazione contro l’austerity del 15 ottobre.

A partire dalla straordinaria esperienza degli Indignados, ma volgendo lo sguardo a questo anno di conflitti che hanno attraversato entrambe le sponde del Mediterraneo, conflitti che hanno segnato molte differenze ma anche innescato un sistema di echi e risonanze tra le lotte di cui forse mai avevamo avuto esperienza precedentemente, abbiamo capito che non esiste battaglia sociale, volontà trasformativa, movimento costituente oggi che non abbia un carattere immediatamente europeo, anzi euro mediterraneo.

Quando l’attacco alle nostre vite viene sferrato da istituzioni finanziarie globali e meccanismi di governance transnazionali, quando la retorica dell’austerity viene usata come giustificazione di quello che in realtà si delinea come un brutale attacco ai diritti, alla dignità, alle possibilità di esistenza e ai desideri di studenti, migranti, precari, lavoratori, quando di fronte si spalancano gli orizzonti delle possibilità, allora la scelta sta a noi. E allo stesso tempo oggi noi non abbiamo scelta. Costruire una mobilitazione di massa che attraversi l’Europa come un vento di lotta, costruire connessioni e organizzazione perché oltre al problema del conflitto dobbiamo finalmente porci il problema della trasformazione, far risuonare parole immagini e pratiche che comunichino tra di loro e si arricchiscano reciprocamente. Distruggere la dittatura finanziaria e costruire un’Europa nuova, di istituzioni autonome e democrazia radicale. Questo il livello delle sfide che ci aspettano.

A Barcellona abbiamo vissuto un primo momento di confronto e scambio con altre realtà in vista del 15 ottobre dal quale è uscito il documento condiviso che segue.

Ma il 15 ottobre non è il punto di arrivo di questo nuovo processo, semmai è quello di partenza, il lavoro è ancora lungo e complesso, eppure sembra che la possibilità di vincere non sia mai stata così vera.


Leggi il documento finale del meeting