A country can't be free unless the women are free

#RojavaProject musica elettronica e arti digitali a sostegno della resistenza curda, una campagna di solidarietà promossa da female:pressure

22 / 3 / 2016

You never walk alone” questa la frase che chiude la descrizione della vision del network internazionale female:pressure.

Un insieme di artiste, ricercatrici e lavoratrici culturali, che sviluppano il loro lavoro nel campo della musica elettronica e delle arti digitali. Un database - fondato nel 1998 - che a Febbraio 2016 è arrivato a contare più di 1700 membri iscritti da oltre 65 paesi. 

Fare network per:

 - valorizzare la produzione femminile in un ambito, quello della musica elettronica, in cui non sempre si ha la percezione di quanto questa sia numerosa e importante, sin dalle sue origini.

 - lavorare in cooperazione, con un'attenzione all'accessibilità e alla condivisione della propria produzione.

Nel Dicembre 2015 female:pressure ha promosso una call aperta per raccogliere produzioni musicali e grafiche a supporto della rivoluzione in Rojava - #RojavaProject - con l'obiettivo di costruire dibattito e discorso pubblico - anche in ambito artistico - in merito alla resistenza messa in atto nei Cantoni situati nel Nord della Siria, dove donne e uomini stanno combattendo contro Daesh. 

Un progetto, inoltre, con lo scopo di ragionare intorno al ruolo che può avere l'arte e la musica nei contesti di lotta. Come non ricordare, infatti, l'importanza delle canzoni e dei balli sottolineata dai racconti di chi ha vissuto l'esperienza della #staffettaSuruç o è riuscito ad entrare a Kobane? Musica e balli che tramandano la cultura curda, duramente osteggiata e repressa dal regime turco, e che giungono al di là del confine turco-siriano a supportare chi continua a combattere al fronte.

Questa call è stata, ed è, una possibilità per  far conoscere l'esperienza del Rojava - che promuove una società basata sui principi della parità di genere, dell'ecologia, dell'uguaglianza e della solidarietà e convivenza - attraverso la musica elettronica e le arti digitali.

#RojavaProject ha raccolto quasi 40 tracce musicali, insieme a lavori grafici e video, messi a disposizione sul portale dedicato al progetto; inoltre, nella giornata internazionale delle donne, ha pubblicato una selezione di 12 che faranno parte di una compilation il cui ricavato andrà a supportare The Village Project”. 

QUI la playlist.

Nella traccia "Woman & The Gun" prodotta da Sky Deep, la voce di Hevî - il cui nome in curdo significa speranza - invita a riflettere in merito alla costruzione mediatica intorno all'immagine della donna con il fucile messa in atto da riviste e stampa internazionale, che ha relegato la “rivoluzione” e il “ruolo” delle donne nell'esperienza del Rojava al fatto di partecipare militarmente alla resistenza - fatto sicuramente importante ma non esaustivo della stessa -  spesso costruendo un immaginario “pop” e “sexi” intorno alle guerrigliere, di fatto oggettivando nuovamente il corpo femminile. 

Dalle note di copertina di Woman & The Gun: "To understand the revolution in Rojava and the role of women in it, one has to be aware of the history of Kurdish movement and especially of the role of PKK (Kurdistan Workers' Party) in Kurdistan. What's happening there is based on more than 30 years of ideological work in both theoretical and practical aspects. Apart from a justified, self organized, armed struggle of women in Kurdistan against colonizing, oppressive regimes in this area (Iran, Turkey, Iraq and Syria), they have also done the same political work on a societal level to create awareness of the importance of the women's role in the revolutionary discourse.

Rojava is a chance for the whole world, especially for women and white feminism, to finally understand that the fight for women is nothing else than the struggle for revolution and justice, and the women there are a role model for us. They are building a society where women even write their revolutionary history, a history that until now has ignored the power of women. They have their destiny in their hand. Let us look to Rojava for getting hope for our lost world, and energy to continue our fight for a better life."

Afraid of women è un cut-up audiovisivo, prodotto da Olivia Louvel attraverso il campionamento di immagini e suoni trovati in rete. È un tributo alle donne che combattono al fronte contro Daesh, organizzate nell'Unità di Protezione delle Donne YPJ  “When they hear female voices, they get very scared. They're afraid of us, afraid of women” 

I posters realizzati da Marine Drouan

posters rojava

Oggi più che mai - di fronte ai massacri quotidiani che subiscono le popolazioni curde in Turchia, alle barriere che l'Europa costruisce ai suoi confini per bloccare il  cammino di centinaia di migliaia di persone verso la possibilità di una vita degna e di fronte alla strategia della paura, alla costrizione degli spazi di libertà, messa in atto dagli attentati nelle capitali europee e dalla promulgazione degli Stati d'Emergenza - diviene fondamentale trovare ogni maniera possibile per riuscire a veicolare il messaggio rivoluzionario che ci arriva dall'esperienza del Rojava, e riuscire a farlo nostro.