Alternativa aderisce al sit-in di giovedì 8 settembre alle ore 17 davanti Montecitorio promosso dai gruppi pacifisti NoWar-Roma e U.S. Citizens for Peace & Justice – Roma per chiedere la fine dei bombardamenti in Libia

A Montecitorio per fermare i bombardamenti della Nato!

«La Nato è autorizzata dall’Onu a proteggere i civili libici in pericolo, quindi i suoi aerei dovrebbero semmai tenere lontano da Sirte, Sebha e Bani Walid le forze del CNT che le assediano e che potrebbero compiere una pulizia etnica delle tribù lealiste che vi risiedono».

Utente: Alternativa
7 / 9 / 2011

Alternativa giovedi 8 settembre sarà davanti Montecitorio, insieme ai gruppi pacifisti NoWar-Roma e U.S. Citizens for Peace & Justice – Roma, per chiedere alle istituzioni italiane il cessate il fuoco immediato in Libia, la fine dei bombardamenti e dell’assedio Nato alle città.

Come infatti viene ricordato dai due gruppi pacifisti «La Nato è autorizzata dall’Onu a proteggere i civili libici in pericolo, quindi i suoi aerei dovrebbero semmai tenere lontano da Sirte, Sebha e Bani Walid le forze del CNT che le assediano e che potrebbero compiere una pulizia etnica delle tribù lealiste che vi risiedono e, nonostante i dinieghi del Ministro della Difesa La Russa, attualmente l’aeronautica militare italiana sgancia bombe su obiettivi libici che non pongono nessuna minaccia per l’incolumità dei civili. Inoltre, sembra che usi ora persino i nuovi velivoli senza pilota PREDATOR-B, anch’essi equipaggiati di bombe e missili, per attacchi offensivi».

Queste azioni violano la risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e gli articoli 13 e 14 del II Protocollo della Convenzione di Ginevra a protezione della popolazione civile.

Pertanto Alternativa sarà in piazza e chiede, insieme a NoWar-Roma e a U.S. Citizens for Peace & Justice – Roma che il governo italiano ordini all’Aeronautica di abbandonare ogni azione offensiva contro obiettivi che non pongono una minaccia per i civili e di usare i suoi aerei per proteggere i cittadini di Sirte e di Bani Walid dalle truppe del CNT.