CRISI GRECA.......tra realta' storica e fantasia economica.

il potere di Siemens e i politici corrotti

Utente: angisar
20 / 5 / 2010

Giovedì scorso sono rientrato ad Atene, dopo un mese in Italia. La Grecia è al collasso: migliaia le interpretazioni economiche sulle ragioni che l'hanno portata al baratro e silenzio sui motivi culturali e storici che risalgono alle origini del nuovo Stato greco che nel 1821 si è ribellato all'occupazione turca durata oltre 400 anni.

Il nuovissimo aeroporto Elefterios Venizelos di Atene, dove sono atterrato, è stato costruito da una ditta tedesca in occasione delle Olimpiadi del 2004 e la stessa azienda lo gestirà per cento anni. Si è assicurata infatti molte agevolazioni fiscali e commerciali con il beneplαcito dei governi greci di destra e di sinistra. La stessa Polizia Ellenica, al suo interno, paga un affitto. Per comprendere il perché della crisi attuale e delle pressioni della Merkel alla Grecia, bisogna ricordare la storia greca moderna, a partire dalla liberazione dai turchi, per capire l'egemonia tedesca che ormai dura da 200 anni, nonostante la Grecia faccia parte dell'Unione Europea.

La Grecia è l'unico vincitore dell'ultima guerra mondiale a non aver beneficiato dei risarcimenti per i danni di guerra provocati dall'occupazione nazista, che ammontano a circa 11 miliardi di euro. Di recente è stata presentata una nuova richiesta da parte dei reduci con a capo l'eroe Manolis Glezos, che ammainò la bandiera tedesca sull'Acropoli. Eppure nessun governo ha mai inoltrato richiesta ufficiale.

Il primo re di Grecia fu imposto dalla Germania e l'attuale bandiera greca ha origini bavaresi. La progettazione e la realizzazione di Atene e del suo piano regolatore fu opera di architetti tedeschi. Ironia della sorte, il primo aiuto finanziario al nuovo stato greco fu dato da una banca tedesca con un tasso di interesse da strozzini.

A questo si aggiunge la corruzione che logora il paese dal 1967. Esiste l'immunità parlamentare che per legge è considerata asilo politico. Raramente vengono istituite commissioni parlamentari di controllo o di inchiesta su grandi scandali in cui sono coinvolti politici con imprenditori e la maggior parte delle ipotesi viene archiviata. Nell'ultimo governo di destra, con primo ministro Karamanlis, è emerso anche il coinvolgimento di esponenti della Chiesa ortodossa. Esistono testimonianze di alti prelati che frequentavano regolarmente gli uffici della Presidenza del Consiglio, il cosiddetto Megaro Maximo, situato dietro il Parlamento e confinante con la residenza presidenziale.

La dirigenza politica greca hα sempre avuto legami stretti con la Germania, con relative agevolazioni alle imprese. Alcune aziende come la Siemens esercitano un ruolo quasi monopolistico per le forniture tecnologiche. Uno degli scandali che ha portato alle dimissioni anticipate del Governo Karamanlis riguardava mazzette che la Siemens aveva consegnato ai politici. La corruzione del sistema economico greco ha portato il popolo in piazza.  L'arresto dei politici corrotti sarebbe la vera rivoluzione della Grecia