Eppur si muove..firenze si mobilita verso il 15 ottobre

Mancano 2 giorni al #15ottobre e da Firenze sono più di 20 i pullman organizzati da collettivi universitari, centri sociali,sindacati di basi,reti della sinistra e movimenti.

Utente: Marco
13 / 10 / 2011

Una partecipazione che rappresenta il desiderio diffuso anche nella città del lontano SocialForum Europeo,ancor vivo nelle memorie di molti, di riappropriarsi delproprio futuro, che parla di diritto all'insolvenza,un movimento globale che non si può distinguere chi si accampa da chi fa i riot.
Ieri abbiamo assistito alla giornata di #occupiamobancaditalia, contro
la speculazione finanziaria e banche uniche responsabili del debito
globale. Mentre all'interno di un convegno per il 150^ a Roma erano
isolati dalla realtà e asseragliati nel palazzo di Banca Italia,
banchieri e funzionari e lo stesso capo dello Stato Napolitano per
ascoltare il discorso di Draghi, fuori un'onda critica di soggettività
 chiedevano di consegnare una lettera a Napolitano stesso.Una lettera
aperta contenente le ragioni di un'intera generazione di giovani che
reclamano semplicemente il diritto all'insolvenza, a non pagare il
debito creato da altri.Un coro di voci inascoltato ma assordante per
gli spettatori blindati dentro quello che è uno dei palazzi del potere
simbolo della crisi globale,così come la borsa di Milano o Wall
Street.Stiamo assistendo a un movimento "altro" che sta facendo passi
importanti per trasformarsi, rifiutando appartenenze ed
identificazioni semplicistiche,siano essere anche etichette note come
sindacalismo di base,autonomi,centri sociali,uniti in nome della Santa
Insolvenza ieri hanno mostrato ed indossato cartelli con le scritte
Unite Global Change e maschere di Draghi Ribelli.Il 99% che si è dato
appuntamento a Roma, come a Napoli e Bologna e in altre 1000 città del
Pianeta hanno lanciato un grido collettivo che neppure la forza dei
manganelli ed arresti può arrestare.Sono avvisati lorsignori, come
recita EAT THE RICH, questa indignazione è come un'onda, può essere
colpita, ma non si può disperdere.