La valigia è pronta

Fai la valigia

19 / 3 / 2010

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Iniziamo con calma, in primis perché dovremmo fare la valigia? La valigia è la possibilità di viaggiare, di spostarsi, di incontrare nuovi luoghi, nuovi posti, nuove persone, la valigia è il primo passo per un nuovo inizio…per una trasformazione.

C’è chi la prepara in un attimo e chi impiega giorni interi con l’assillo costante di aver dimenticato qualcosa. Alcuni ci mettono dentro solo l’essenziale, altri non rinunciano a nulla, superfluo compreso: fare la valigia è un’operazione strategica!

E rivelatrice. Da quando l’uomo si sposta, il bagaglio esiste, ogni partenza è un trasporto e quello che si sceglie di portare con sé è lo specchio di qualsiasi viaggiatore.

Ed oggi siamo un po’ tutti dei viaggiatori, un po’ per forza, un po’ per voglia, spinti dal lavoro o dalla vita, ma anche dall’estrema necessità: il viaggio è un paradigma delle nostre forme di vita contemporanee.

Ed eccola lì la nostra valigia, sul letto pronta per essere riempita di tutte le nostre esperienze, di tutte le nostre conoscenze, le nostre possibilità, la nostra bellezza, i nostri piccoli riti e follie.

La valigia è il nostro piccolo bagaglio, dove possiamo mettere un po’ ma mai troppo.



Ma perché fare la valigia?


Sicuramente perché siamo stufi di una situazione di crisi economica e a volte anche sentimentale che proprio non va bene.

Sicuramente perché questa città ci propone molti più problemi che soluzioni!

Sicuramente perché vogliamo mettere in gioco le nostre responsabilità, le nostre certezze e anche un po’ noi stessi per come siamo abituati a vederci.

Nella speranza, neppure dichiarata, che l’ “altrove” possa rivelarsi non solo un luogo dove “vivere meglio”, ma anche, perché no, un luogo dove “essere migliori”.


Ma per una volta noi abbiamo deciso di non fuggire.

Di poter fare una valigia per non scappare e invece per trasformare noi stessi e il posto in cui viviamo.

Abbiamo capacità, abbiamo voglia, e siamo grandi ma anche giovani e per questo vogliamo:

andare via di casa prima dei trent’anni,

vogliamo delle garanzie almeno per i nostri periodi di non lavoro e per i nostri periodi di studio,

sì perché vogliamo studiare in una scuola e in un’università che ne valga la pena.

Non abbiamo più voglia di perdere il nostro tempo, di scaldare la sedia,

noi vogliamo essere pagati per il lavoro che facciamo.


Abbiamo voglia di partire, tornare e ripartire, ma non di essere costretti a farlo perché in questo paese non è più possibile vivere.

fai la valigia