In migliaia manifestano contro il G20 ambientale a Napoli. Occupati terminal portuale e raffineria Q8

23 / 7 / 2021

"Tremila persone, dalle reti ambientali ai comitati territoriali, dalle esperienze di autorganizzazione ai sindacati di base, per contestare il G20 ambiente, un Titanic che sta affondando e trascinando il mondo con se”. Si apre così il comunicato di Bees Against G20, la piattaforma che ha organizzato la due giorni di contestazione al vertice su ambiente, clima ed energia che ieri ha approvato un documento di dieci linee che - a detto dello stesso ministro Cingolani «ricalca esattamente la visione del nostro Pnrr». In altri termini un nuovo slancio verso quel modello “sviluppista” che coniuga estrattivismo e greenwashing in modo magistrale quanto ipocrita.

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A Napoli, come accaduto a Venezia poco meno di due settimane fa, è stata istituita una “zona rossa”, che in questi giorni è stata violata a più riprese proprio per rilanciare l’ecoparade di ieri.

Ieri mattina circa duecento arriviste/i hanno bloccato in contemporanea il terminal del porto di Napoli e la raffineria Q8 a San Giovanni a Teduccio. Due azioni combinate per denunciare da un lato come i terminal siano delle vere e proprie bombe ecologiche, dall’altro quanto sia urgente l’uscita reale da un’economia che ancora in larga parte si basa sul fossile.

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Nel comunicato conclusivo viene sottolineato quanto sia stata beffarda la scelta di Napoli come location per ospitare questo G20: «siamo mobilitati nella regione della terra dei fuochi e delle periferie urbane sacrificate agli interessi delle multinazionali del petrolio in eterna attesa di una bonifica che non arriva mai. Ma anche territori che hanno espresso in questi anni lotte, resistenze e saperi».

La manifestazione è stata ricca di interventi e performance, l'ultima delle quali è stato il lancio di palloni d'acqua con messaggi per i ministri scritti a pennarello (Chi ha inquinato deve pagare/ Stop Greenwashing/ stop combustibilj fossili/ Voi siete il Titanic/ giustizia ambientale e giustizia sociale).

Un modo che voleva soprattutto irridere il surreale dispositivo di blindatura con migliaia di poliziotti che come al solito attesta la "democraticità di questi vertici". La manifestazione è stata deviata più volte dalla polizia, che comunque non ha impedito che l’ecoparade terminasse compatta in Piazza Bovio.

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