NoTav: Vicenza si mobilita

13 / 1 / 2010

«Via la polizia dai presidi di democrazia»: con questo striscione una sessantina di vicentini hanno espresso la propria solidarietà ai cittadini NoTav della Val di Susa nella tarda serata di martedì, circondando un blindato dei Carabinieri.

I mezzi di Carabinieri e Polizia, infatti, stazionano da alcune settimane a poche decine di metri dal Presidio NoDalMolin, a Ponte Marchese, per impedire ai cittadini di percorrere l’argine pubblico del fiume Bacchiglione sul quale si affacciano le recinzioni del cantiere statunitense.

In queste ore in Val di Susa migliaia di agenti in divisa sono stati schierati contro i cittadini che difendono la propria terra, così come Vicenza è quotidianamente militarizzata per impedire agli abitanti di opporsi alla costruzione della nuova base militare statunitense.

Lo schieramento delle forze dell’ordine è la miglior metafora dell’imposizione che si vuole realizzare nei nostri territori: a contare, secondo coloro che vogliono devastare i luoghi che abitiamo, non è la volontà delle comunità, ma la forza dei manganelli. E così migliaia di agenti di polizia e carabinieri, invece di essere al servizio della cittadinanza, stazionano su argini e campi per impedire alla democrazia di esprimersi.

Il movimento NoDalMolin è anche NoTav: nei prossimi giorni organizzeremo nuove iniziative di solidarietà e, se i comitati NoTav lo chiederanno, partiremo alla volta della Val Susa per partecipare ai presidi contro i sondaggi per la linea ad alta velocità.

Presidio Permanente, Vicenza, 13 gennaio 2010

Vicenza si mobilita per la Val di Susa: intervista a Francesco, Presidio No Dal Molin