#occupyvicenza- 11.11.11 Draghi Ribelli street parade

Mercoledì 9 novembre assemblea pubblica al Presidio No Dal Molin. Venerdi 11 novembre Dragi ribelli street parade in Piazza Castelli ore 20.30

9 / 11 / 2011

Il precipitarsi della crisi economica, politica, sociale e ambientale che ha investito il nostro paese, tocca forse il suo punto più basso. Come leggere altrimenti il commissariamento del Fondo Monetario Internazionale, all'indomani della riunione del G20? Non solo, dopo i richiami della BCE, dei vari Draghi e Trichet, con l'accondiscendente lettera d'intenti del governo, ci troviamo di fronte al rischio enorme che le manovre "lacrime e sangue" di risposta alla crisi, vero capolavoro di macelleria sociale, ricadano interamente sulle spalle delle fasce più deboli della società.

Invece di mettere sul banco degli imputati chi la crisi l'ha prodotta, finanzieri, corporations, speculatori finanziari, invece di rovesciare l'impostazione di un modello di sviluppo che, proprio nella crisi mostra tutti i suoi difetti e limiti, si insiste con politiche fallimentari che ricalcano quelle precedenti. Un' assurda coazione a ripetere, sempre più osteggiata a livello planetario, grazie all'indignazione e alla voglia di protagonismo di milioni di donne e uomini.

I drammatici eventi che hanno colpito nei giorni scorsi l'Italia, la tragedia che si è consumata a Genova è la fotografia più nitida della distanza tra le necessità reali del paese e le scelte folli che il potere economico e il potere politico continuano a propugnare. Avremmo bisogno di un grande piano di interventi per la riqualificazione e il recupero del dissesto idrogeologico, invece si destinano miliardi di euro a opere inutili e distruttive come la TAV, il Ponte sullo Stretto o, per rimanere dalle nostre parti, alla Pedemontana o alla Valdastico sud (con la speranza che nel frattempo si apra il fronte a nord, altro territorio da asfaltare e saccheggiare).

Ci impongono tagli all' assistenza, alla sanità, all' istruzione, intanto non si vergognano a sperperare il denaro pubblico in progetti assurdi. Facciamo un esempio? Mentre i cittadini faticano ad arrivare a fine mese, l'Italia acquista 131 cacciabombardieri F35, al modico prezzo di 78 milioni di euro ciascuno. Il nostro paese, con un' economia e i servizi per i cittadini al collasso, stanzia 27 miliardi per le spese militari. A questo punto le 19 Maserati comprate dal Ministero della Difesa sembrano la classica ciliegina sulla torta.

Di fronte a tutto ciò come si può restare indifferenti? L'indignazione è sacrosanta. A Vicenza, più che altrove, dobbiamo far emergere l'assurdità di queste politiche. La lotta di migliaia di donne e uomini di Vicenza e provincia contro il Dal Molin, contro la guerra, contro le spese militari, contro la distruzione del territorio, delle risorse e dei beni comuni, ha lanciato una straordinaria e potente suggestione: un'altro mondo non solo è possibile, è necessario, e dalle piazze di tutto il mondo si sta levando forte il grido degli indignati: NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!

Torniamo in piazza, tutti assieme, uniti nelle nostre differenze, denunciamo questo stato di cose andando davanti a luoghi che rappresentano lo spreco e l'inutilità. Anzichè spendere miliardi per le basi militari e le guerre, pretendiamo che quelle risorse e quegli spazi sottratti alle città e ai cittadini, vengano destinati alla collettività.

L'11 novembre gli indignati di tutto il mondo torneranno in piazza. Ci saremo anche noi, come draghi ribelli che non accettano le politiche di austerity imposte dalle banche e dai mercati finanziari

Per costruire assieme, con forme e modi condivisi, questo importante appuntamento, vi invitiamo a partecipare all'importante assemblea che si svolgerà Mercoledì 9 novembre al Presidio No Dal Molin, nella Piazza dei Beni Comuni alle ore 21.

Per l'11 novembre lanciamo invece una Draghi Ribelli street parade che abbia come partenza Piazza Castello alle ore 20.30 e attraversi tutto il centro di vicenza.