#Overthefortress - staffetta ai confini della fortezza Europa

14 / 9 / 2015

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Da settimane seguiamo con attenzione l’evolversi della migrazione nei Balcani.
Abbiamo voluto vedere coi nostri occhi la realtà di interi popoli che si spostano alla ricerca di un futuro possibile: per questo abbiamo già effettuato due viaggi al confine serbo-ungherese, ed eravamo a Budapest quando è iniziata la #freedommarch verso Germania e Austria.

La nostra esperienza ci rende inutili tutte le categorie semantiche: i racconti che abbiamo raccolto, gli sguardi intrecciati, la profonda determinazione e dignità di chi ha camminato su quei binari, in quella stazione, sulle autostrade ci hanno lasciato un brivido così profondo da non poter essere rinchiuso in una definizione.

Per questo vogliamo intraprendere un "viaggio senza fine", fatto di presenze piccole ma costanti e distribuite, al fine di documentare la durezza della realtà quotidiana di chi si sposta da mesi, e portare un piccolo ma concreto aiuto intessendo davvero reti di cooperazione a cavallo delle frontiere.

Con questo viaggio varcheremo i confini di ciascuno degli Stati balcanici, compiendo proprio quell’atto che le derive nazionaliste in tutta Europa vorrebbero rendere impossibile.

Da anni sosteniamo la necessità di aprire corridoi umanitari sicuri, oggi lo ribadiamo assieme all’urgenza della riforma del diritto di asilo che deve essere unico a livello europeo ed incondizionato. Sappiamo bene che la prima accoglienza non è tutto: alla caduta di ogni barriera devono seguire efficaci programmi di supporto nei paesi di destinazione. Per questo anche nei nostri territori non saremo distratti dagli sproloqui degli xenofobi di casa nostra come Grillo, Salvini ed il suo indegno partito, né dagli echi delle destre nazionaliste che dal Regno Unito all’Ungheria non fanno altro che propagandare odio e chiusura identitaria. Ciò che ci preoccupa sono i nuovi muri eretti per sbarrare la strada della ricerca di una vita possibile, della dignità e della libertà. Inorridiamo di fronte alle decisioni di Viktor Orbàn, primo ministro magiaro, che ha annunciato la militarizzazione del confine con la Serbia, già chiuso da muri e reticolati metallici, e del governo macedone che ha annunciato la fortificazione del confine con la Grecia.

Il 14 e 15 settembre saranno due giornate cariche di significati non solo simbolici e di conseguenze che potrebbero essere devastanti. Il 14 settembre l’emergenza migranti sarà al centro di un vertice straordinario dell’Unione europea: se da una parte il governo tedesco ha rimesso in discussione il regolamento di Dublino, anche se non è chiaro come, assumendosi il ruolo di guida continentale per fronteggiare l’arrivo di 37mila richiedenti asilo nella prima settimana di settembre (450mila dall’inizio dell’anno), dall’altra possiamo già immaginare che il vertice servirà a definire quali popoli avranno diritto allo status di rifugiato, la successiva ridistribuzione differenziale dei migranti e un maggiore impegno di spesa europeo nelle espulsioni e nella lotta agli scafisti.

Il 15 settembre, invece, ricorrerà il primo anniversario dell’assalto dei fondamentalisti dell’ISIS a Kobane, e l’inizio della lotta dei Curdi in Rojava. Lo stesso giorno Orbàn ha annunciato la chiusura definitiva della frontiera serba.
Martedì mentre noi saremo a Röszke gli attivisti di #RojavaCalling porteranno nelle strade di Suruç la nostra vicinanza ai fratelli e sorelle del YPG/YPJ.

Questa staffetta si nutre di quella formidabile e sorprendente solidarietà che abbiamo visto alla stazione di Vienna o nella #carsofhope, la mobilitazione spontanea dei viennesi che, disobbedendo ai divieti dei governi austriaco e magiaro, la scorsa domenica sono penetrati hanno varcato la frontiera ungherese per soccorrere intere famiglie in cammino in quella straordinaria marcia di libertà verso un futuro possibile.

Andiamo nei Balcani per portare ai nuovi Europei di ogni continente il nostro #Welcome!

Progetto MeltingPot Europa - www.meltingpot.org
Attivist* Centri Sociali del Nord Est - www.globalproject.info
Associazione Ya Basta! Êdî Bese! www.yabastaedibese.it

Contatti telefonici con la staffetta: +381642413572