A tutta la città!
Appello della società civile riminese contro il raduno/concerto neonazifascista
Anche nella città di Rimini, così come nel resto del territorio regionale e non solo, si sta assistendo al tentativo da parte di gruppi e organizzazioni neonazifasciste di aprirsi varchi e conquistare spazi di agibilità.
E’ notizia di questi giorni che Sabato 5 marzo a Rimini si terrà, in un luogo al momento sconosciuto, un grande raduno naziskin, per una scooterata sul lungomare e un concerto con alcuni gruppi provenienti da Spagna, Inghilterra e Italia molto conosciuti sulla scena musicale skinhead.
Il primo dato che emerge in modo evidente e che allarma è come questi stessi gruppi stiano cercando di riacquistare terreno nella nostra città, dopo gli arresti di alcuni militanti di forza nuova per l’attentato al Laboratorio Paz (settembre del 2007), le vetrine divelte di alcune macellerie islamiche (Rimini e Verucchio), le scritte sui muri della città firmate con svastiche e croci celtiche, passando (estate 2008) alla realizzazione di un concerto nazirock in un pub sul lungomare, fino ad arrivare nel 2010 all’affissione di alcuni cartelli con i simboli della Repubblica di Salò sulla porta della sede dell’ANPI a Santarcangelo.
Altro elemento subdolo è il modo con cui il germe nazifascista viene mimetizzato ed iniettato nel nostro territorio. Mentre altrove il tentativo di insediarsi nel tessuto cittadino passa attraverso l’apertura di nuove sedi (vedi CasaPound), nel nostro territorio questo tentativo si esprime sul terreno del divertimento e dello svago e quindi su un piano meno politico e manifesto, ma non per questo meno pericoloso. Ciò avviene attraverso l'organizzazione di“eventi musicali”, con band di spicco ambigue ma non direttamente riconducibili a loro, dietro la cui organizzazione si celano nei modi (il fatto di non dire dove si terrà il concerto è tipico del loro modo di agire, che ha bisogno di essere nascosto) e nelle persone gruppi nazi-fascisti, legati in particolare a Forza Nuova, che cercano così di diffondere idee e pratiche che nulla hanno da spartire con i diritti, con l’uguaglianza e con la difesa di quella società che si deve nutrire della cultura e delle pratiche di Resistenza che hanno dato vita a quella Costituzione cui tanti dicono di rifarsi. Non è un caso che sempre Forza Nuova, nelle stesse persone che tentarono di incediare un luogo della cittadinanza e di colpire fisicamente chi cerca di costruire una società dei diritti e non dei soprusi e delle negazioni, annunci un ritrovo a Rimini per il giorno successivo al concerto.
Questo appello della società civile vuole informare la città di Rimini rispetto alla gravità e alle conseguenze che questo raduno naziskin potrebbe produrre per la sicurezza e la libertà di tutti i cittadini, compresi i migranti e chiunque non sia conforme al loro modello intollerante, e vuole essere una presa di parola pubblica collettiva affinchè non si accetti con indifferenza, soprattutto da parte delle istituzioni e della politica locale, l’emergere nel nostro territorio di disvalori che si nutrono della sopraffazione dell'uomo sull'uomo: eventi come quello del 5 marzo prossimo sono non soltanto da scongiurare, ma da impedire per il futuro di questa città.
Allo stesso tempo riteniamo sia importante capire come attualizzare la pratica dell’antifascismo attraverso la lotta quotidiana a tutte quelle forme di microfascismo che ritroviamo purtroppo nella gestione della cosa pubblica riguardo a tante tematiche sociali come il lavoro, l'immigrazione, la religione, l’identità, la psichiatria, la sessualità, l'ambiente e il rapporto con gli altri esseri viventi, e, a partire da questo appello e dalle iniziative che vi faranno seguito, ci faremo promotori della costruzione di percorsi territoriali in cui la centralità della lotta antifascista sia valorizzata non solo come memoria fine a sé stessa ma attualizzata come pratica di un nuovo modo di vivere la città, le sue strade e le sue piazze, cercando di liberarle da tutte le forme di intolleranza, razzismo, sessismo, omofobia, controllo e confinamento.
Per queste ragioni ci attiveremo fin da subito, con iniziative pubbliche per informare la città e raccogliere adesioni, a partire dalla mobilitazione/manifestazione del 1 marzo 2011 “Un giorno senza di noi. Per i diritti dei migranti per i diritti di tutti noi”, al termine della quale saremo presenti con un banchetto informativo. Altresì continueremo ad essere visibili e presenti sul territorio per impedire che sabato 5 marzo le vie e le piazze della nostra città possano riempirsi di grigiore, di idee, simboli e slogan che richiamano e celebrano il periodo più lugubre e sofferente della nostra storia.
Giovedì 3 Marzo l’appuntamento sarà alle ore 18.00 davanti al Consiglio comunale perchè l'indifferenza è complice e nessuno dev'esserlo, tantomeno chi siede nel palazzo della politica cittadina.
Rimini ha combattuto i nazifascisti ieri come in tempi recenti, e non può permettersi, oggi come ieri, le loro scorribande.
NESSUNO SPAZIO AI NAZIFASCISTI!
Aderisci all’appello mandando una e-mail con nome e cognome a: [email protected]
Rimini, Sabato 26 febbraio 2011
Prime adesioni:
Giacomo Pacassoni
Federica Montebelli
Iacopo Tamburini
Eugenio Pari
Manila Ricci
Federico Colomo
Nicolò Altomare
Silvia Fabbri
Melissa Cecchini
Raffaele Paci
Sandra Polini
Enrico D’Angelo
Domenico Moschetti
Giacomo Senatore
Simone Mussoni
Maicol Antonetti
Lorenzo Amati
Stefano Lucchi
Paolo Severi
Tomas Giovagnoli
Valentina Lepore
Angela Zanetti
Simona Dell'Aquila
Serena Borghini
Lorena Grisell De Bonis
Giovanni Galli
Simone Perazzini
Marco Angelini
Paola Aprili
Veronica Corsini
Paolo Ciacci
Mauro Giordani
Luciana Sebastiani
Claudio Achilli
Viola Castellano
Lara Muccioli
Laura Giovagnoli
Stefano Candoli
Elena Arlotti
Giacomo Arlotti
Patrizia Cellini
Chiara Mussoni
Manuela Biagini
Rodolfo Mussoni
Monica Campidelli
Irene Canini
Massimiliano Rotondo
Federico Bovicelli
Sara Briganti
Mattia Severini
Luca Cortesi
Susanna Bovi
Sara Visintin
Paolo Pantaleoni
Rachele Cinarelli
Marco Rossi
Giacomo Cortesi
Matteo Zavalloni
Elisa Gardini
Patrizia Valeri
Davide Vulpinari
Alex Angelini
Ilaria Maestri
Matteo Squadrani
Andrea Fantini
Francesca Dellachiesa
Nicolò Fiori
Emanuele Soldati
Luca Caroli
Giulia Casini
Giovanni Soldati
Giacomo Piccioni
John Andrew Macfarlane
Sara Berardi
Stefano Costantini
Mattia Laconca
Matteo Zavalloni
Martina Valentini
Fabio Pazzaglia
Sara Ceccarelli
Benedetta Bandini
Claudia Baldacci
Mara Urbinati
Igor Bardeggia
Laura Pazzaglini
Sylla Nodouxacni
Lewis Narett
Aliou Mbaiy
Mastafa Mol
Loris Vannoni
Barbara Monacetino
Alessia Angelini
Gaye Mbaye
Seck Yousson
Michela Tiddia
Paolo Pantera
Mattia Currò
Alice Carletti
Viktor Bosnjak
Berlini Simone
Irene Aurora Pali
Martina Tiddia
Andrea Minghelli
Marco Qiu
Gregorio Prada Castillo
Daniela Simoncelli
Francesco Limone
Maria Teresa Marano
Annalisa Magnani
Mirta Bracci
Elena Ingrami
Claudia Giorgi
Paola Faraca
Davide Nardi
Lorella Casadei
Andrea Arcide
Roberta Genovese
Giulio
Gianmarco Romano
Michela Militano
Vittori Francesce
Paolo Rossi
Marco Cecchini
Alex Martino
Giorgia Gabrielli
Giorgia Ricci
Lucio Ferrari
Alice Pari
Chiara Scarpellini
Salvatore Macrì
Gabriele Franzoni
Monica Semprini
Fabio Tronconi
Lunida Ruli
Micol De Paoli
Francesco Vittori
Marcello Ceccarelli
Patrizia Pascucci
Massimiliano G.
Mattia Gregorio
Stefano Biangianti