Tafferugli e spinte questa mattina durante la conferenza stampa della società Camene che gestisce la storica sala di San Lorenzo, occupata da 3 mesi contro la sua trasformazione in un casinò. Il portavoce del Pdl in veste di rappresentante dei costruttori: "Attrice miliardaria". Sabina cacciata fuori dall'hotel Nazionale mentre le vecchiette del quartiere rimangono bloccate dai carabinieri
Qualche spinta, pesanti scambi di battute e tafferugli.
Cresce la tensione in piazza Montecitorio. All'Hotel Nazionale, verso
mezzogiorno, era in corso una conferenza stampa sull'ex Cinema Palazzo,
la sala di San Lorenzo ribattezzata "Vittorio Arrigoni" in piazza dei
Sanniti, occupata da quasi tre mesi per scongiurare la trasformazione in
un casinò con slot machine e giochi virtuali. Presenti residenti del
quartiere San Lorenzo, attivisti dei centri sociali e l'attrice Sabina
Guzzanti, tra le sostenitrice dell'occupazione. Che appena ha preso la
parola è stata bloccata da Capezzone, portavoce del Pdl e, in questo
caso, della società Camene, concessionaria del palazzo. "Attrice
miliardaria" gli ha urlato contro Capezzone. Sono intervenuti i
carabinieri, Sabina Guzzanti è stata cacciata dall'hotel mentre le
vecchiette del quartiere sono state bloccate per diverso tempo
all'interno dell'albergo.
LO SCONTRO Tra il portavoce Pdl e l'attrice
Così,
dopo mesi di battaglia, San Lorenzo non si arrende. Tantomeno gli
occupanti della Sala Vittorio Arrigoni e gli artisti che stanno portando
avanti la loro battaglia per fermare la speculazione e bloccare il
progetto che prevede la costruzione di un casinò al posto della storica
sala che in passato ha ospitato biliardi. Tra questi, da sempre, si è
schierata anche Sabina Guzzanti. In questi mesi, ha dormito più volte
nell'ex Cinema Palazzo è anche scesa in piazza per un confronto con i
residenti. E oggi insieme a loro si è presentata alla conferenza stampa
organizzata dalla Camene all'hotel Nazionale. Tra i sostenitori della
società c'erano l'avvocato Maurilio Prioreschi, legale anche di Luciano
Moggi nel processo di Calciopoli, Daniele Capezzone, portavoce del Pdl e
l'onorevole, sempre pidiellino, Francesco Aracri.
Durante un
momento di pausa, Sabina Guzzanti ha preso la parola ma subito è
arrivato l'attacco di Capezzone: "Noi ci occupiamo di posti di lavoro,
non di attrici miliardarie", è stato l'affondo del portavoce del Pdl.
"Ladri", ha risposto l'attrice. Poi la situazione è degenerata in un
istante. Spintoni, tafferugli fino all'arrivo dei carabinieri che hanno
identificato tutti i presenti. All'interno della Camene, c'è una
finanziaria, la Stube, la stessa che ha costruito il Salaria Sport
Village con Balducci e Anemone. Mentre la società che dovrebbe
provvedere alla concessione delle slot machine è legata al gruppo
Atlantis, più volte sottoposta a inchieste varie dalle forze
dell'ordine.
Guzzanti difende la sala, rivendica la legalità del posto e ci tiene a precisare: "Questa è la cultura della destra fatta di sala giochi e slot machine. E aprendo una bisca si rischia di dare una mano alla criminalità organizzata".
(04 luglio 2011) articolo da repubblica di ALBERTO CUSTODERO e CORRADO ZUNINO