Mentre scriviamo di ritorno dalle mobilitazioni contro le grandi navi a Venezia, le agenzie battono la notizia di nuovi scontri a Istanbul. La polizia sta effettuando lanci di lacrimogeni e utilizza cannoni ad acqua per disperdere i dimostranti sulla piazza centrale di Kizilay.
Questa mattina alcuni croceristi fermi al bloco dell'ingresso del porto fatto dai manifestanti no grandi navi si lamentavano di non essere potuti scendere a visitare Istanbul a causa delle manifestazioni di protesta ..
C'è un vento che soffia nell'euromediterraneo, un vento che passa per le piazze turche, per le giornate di blockupy, per il blocco delle grandi navi a venezia .. è un vento che parla di donne ed uomini che in contesti profondamente diversi, difficili da equiparare scendono in piazza per la democrazia, per i beni comuni, per liberare il presente dalle logiche della finanza e delle imposizioni. E' un vento che disegna come spazio possibile dei conflitti l'euromediterraneo. E' un vento e come tutti i venti inizia a soffiare magari piano ma può diventare sempre più forte ...
La cronaca dalla Turchia intanto ci parla di nuove proteste non solo a Istanbul ma anche ad Ankara ed in diversi distretti del paese: la notte scorsa gli agenti anti-sommossa hanno disperso con la forza una manifestazione pacifica di circa 10mila oppositori a Kizilay, nel cuore di Ankara, teatro di frequenti scontri da 10 giorni.
Intanto il premier turco Erdogan, di cui i dimostranti chiedono l'allontanamento, ha ripreso a minacciare i manifestanti: "La nostra pazienza ha un limite".
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