Il Psuv (Partido Socialista Unido de Venezuela) vince le elezionilegislative svolte ieri e ottiene 96 seggi (94 deputati del Psuv e due rappresentanti indigeni vicini a Chavez). L'opposizione riunita nella Mesa de Unidiad ottiene solo 61 seggi. Alta l'affluenza alle urne pari a circa il 66,45 percento degli aventi diritto.
Il
partito di Chavez, dunque, mette in cassaforte l'ennesima vittoria
elettorale e si appresta a continuare il lavoro iniziato tempo fa. Altra
informazione importante: in nessuna angolo del Paese sono state registrare violenze o problemi che non abbiano consentito il regolare andamento della tornata elettorale.
Ma a dire la verità solo Chavez può dirsi davvero soddisfatto e cantare vittoria. Vero, in parlamento non ha più la maggioranza di due terzi che gli avrebbe permesso di proseguire con estrema facilità verso le riforme promesse. Ma la quantità di seggi ottenuta, comunque lo mettono piuttosto al riparo da spiacevoli inconvenienti. "Dobbiamo andare avanti a rafforzare la Rivoluzione. Questa è una nuova vittoria del popolo. Vi ringrazio a tutti", queste le prime parole usate da Chavez non appena il Consiglio elettorale ha diffuso i risultati. "Cari compatrioti è stata una grande giornata e abbiamo ottenuto una vittoria solida, sufficiente per portare avanti il Socialismo Bolivariano e democratico". Attenta l'analisi della leadership del Psuv che ha ammesso di non essere stata in grado di raggiungere il risultato sperato. "Abbiamo raggiunto un risultato elettorale importante anche se speravamo di raggiungere i due terzi dell'Assemblea" ha detto Aristobulo Isturiz, uno degli uomini di punta dell'organizzazione della campagna elettorale del Psuv. "E anche se non abbiamo raggiunto la meta prefissata - ha detto Isturiz - possiamo essere contenti: il nostro partito è ancora il primo del Paese. E sono certo che i nostri parlamentari faranno il possibile per continuare la lotta per la costruzione del Socialismo"