Da alcuni mesi il Laboratorio Insurgencia è chiuso. O meglio lo spazio continua ad essere frequentato da militanti, simpatizzanti ed avventori ma non c'è programmazione. L'attentato fascista subito nel mese di giugno è stato lo spunto, prima rabbioso, poi ragionato, per aprire una discussione sul rilancio delle attività sociali e di servizio dello spazio occupato. Dopo una breve parentesi con le proiezioni delle partite degli Europei in estate, abbiamo avviato un cantiere delle idee che ha portato ad una nuova visione dello spazio dove, pur mantenendo alcune delle attività precedentemente svolte, sia apra una nuova funzionalità incentrata sul mutualismo.
Le attività ricreative,
quelle gastronomiche, i servizi telematici, i momenti di produzione
culturale alternativa devono essere sempre contestualizzati a seconda
dei territori. Il territorio di Insurgencia, non solo quello
geografico in senso stretto e perimetrato, ma quello sociale e
politico, parte dalla zona collinare e si estende per tutta la
periferia nord. Un territorio che non è mai stato “uguale” al
resto della città. Squilibri sociali, abbandono, degrado hanno
sempre caratterizzato questo territorio rilegandolo nella categoria
delle periferie. E sebbene il sindaco di Napoli abbia raccontato in
giro che le periferie non esistono, noi sappiamo bene quanto
l'impatto della crisi da queste parti pesi più che altrove. Per
questo abbiamo pensato di incentrare su una idea di mutualismo, di
welfare dal basso, le nostre attività, raccogliendo dalle nostre
reti sociali, politiche ed informali, i migliori spunti e le migliori
proposte. Insurgencia è ora un cantiere. Confidiamo che i lavori di
ristrutturazione possano concludersi nelle prime settimane di
novembre. Una nuova “grande opera”, ma utile, ancora una volta
all'insegna dell'autorecupero e dell'autofinanziamento.
Oltre ad
un restyling degli interni stiamo avviando una serie di progetti.
Un'attività di ristorazione sociale che caratterizzerà gran parte
del piano terra con il potenziamento significativo delle cucine e
dell'offerta a prezzi popolari che sarà abbinata alla produzione
delle attività ricreative e culturali che quest'anno integreranno in
maniera sistematica le attività musicali con le iniziative
editoriali. Il potenziamento della libreria al primo piano è un
progetto integrato che sarà il cuore della promozione delle
iniziative e delle rassegne culturali che saranno programmate anche
in collaborazione con “Manifesto Napoli” la rete di giornalisti,
scrittori, fotografi, videomaker e operatori dell'informazione
formatasi in estate nella nostra città. Non solo, creeremo un logo
che terrà insieme le attività della libreria di Insurgencia con la
nascita di un biblioteca di movimento che sorgerà presso gli spazi
del D.A.D.A all'Università Federico II. Sempre al primo piano
nascerà un media center popolare per venire incontro alla richiesta
di spazi e strutture di chi nella periferia nord di Napoli dà vita a
forme di informazione dal basso ed espressioni artistiche e musicali.
Inserito in questo progetto ci sarà il potenziamento della rete
telematica che permetterà un aumento sostanziale e qualitativo delle
postazioni internet gratuite all'interno dello spazio. Inoltre stiamo
lavorando ad un progetto di sala prove che troverà spazio sempre al
primo piano di Insurgencia. Questi ultimi due progetti saranno anche
il cuore della programmazione musicale dello spazio e dell'utilizzo
dei media indipendenti delle nostre reti. Lo spazio sarà anche
caratterizzato da iniziative che promuoverammo forme di mutualismo
come la nascita di un vero e proprio mercato all'insegna del riuso e
del riciclo dell'abbigliamento, che si terrà inizialmente a cadenza
mensile all'interno di Insurgencia.
Per fare tutto questo abbiamo
bisogno della collaborazione di tutti e del supporto di tutti. Per
questo, oltre agli sforzi economici messi in campo fin qui, partirà
anche la campagna “Dai una mano ad Insurgencia” che attraverso
iniziative di autofinanziamento sosterrà questi progetti e nuovi che
verranno definiti prossimamente.
Sullo sfondo c'è anche un
processo di fusione politica del Laboratorio Insurgencia con lo
spazio sociale D.A.D.A nell'Università Federico II che porterà ad
una sempre maggiore sinergia dell'offerta sociale e culturale in
città in territori diversi.
Chiediamo quindi a tutti/e i compagni/e, simpatizzanti/e, avventori/ici, di pazientare ancora un po'. Insurgencia aprirà presto. Intanto ...diamoci una mano.
Laboratorio Insurgencia // D.A.D.A.