PRIMO MARZO 2010. 24 ORE SENZA DI NOI!

La fornace aderisce al primo sciopero dei migranti

Uno sciopero non solo degli stranieri, ma anche degli autoctoni, dei precari, dei lavoratori delle aziende in dismissione e di tutti coloro che stanno pagando le conseguenze della crisi economica.

17 / 2 / 2010

PRIMO MARZO 2010. 24 ORE SENZA DI NOI! LA FORNACE ADERISCE AL PRIMO
SCIOPERO DEI MIGRANTI


Il centro sociale SOS Fornace aderisce al primo marzo dei migranti. Uno sciopero non solo degli stranieri, ma anche degli autoctoni, dei precari, dei lavoratori delle aziende in dismissione e di
tutti coloro che stanno pagando le conseguenze della crisi economica.
Ogni giorno vediamo, sentiamo, sopportiamo episodi di razzismo e
xenofobia. Dai recenti fatti di Milano o Rosarno, ai White Christmas
italioti, dagli sgomberi dei campi rom ai respingimenti verso la Libia,
dalle cronache degli abusi nei CIE  agli omicidi a carattere
razzista.

In questo contesto, Expo 2015, al di là delle false finalità filantropiche
dell’evento, rappresenta l’occasione per fare pulizia nella
“città-vetrina”. Non a caso la polizia locale viene utilizzata per dare la
caccia ai migranti che vendono cd nei parcheggi, per fare retate contro le
sex workers oppure per aiutare le forze dell’ordine nell’operazione di
pulizia etnica nei confronti della comunità rom.

Criminalizzare i
migranti, del resto, fa comodo perché permette di sfruttarli come
manodopera a basso costo e senza diritti, da impiegare nei cantieri edili –
dove lavoro nero e caporalato sono all’ordine del giorno – per le
infrastrutture legate ad Expo 2015.

Il primo marzo urleremo il nostro sdegno a tutto questo. Il primo marzo
diremo basta alle ronde, al reato di clandestinità, alle discriminazioni
delle diversità. Il primo marzo, per la prima volta, noi lavoratori
stranieri e precari di tutta Europa, insieme alle donne e agli uomini che
si oppongono fermamente ad ogni forma di razzismo e xenofobia, incroceremo
le braccia. Una giornata di astensione dal lavoro che sarà molto di più di
un semplice sciopero. Una giornata in cui essere assenti vorrà dire essere
visibili, uniti, contro il razzismo e la precarietà.

Ventiquattro ore senza di noi. Per il primo marzo 2010, ecco cosa fare:

•       Non acquistare prodotti delle aziende italiane
•       Non acquistare schede telefoniche e non fare chiamate internazionali
•       Non fare l’abbonamento della metropolitana
•       Non andare nei supermercati
•       E se puoi: NON ANDARE AL LAVORO!

L’Italia senza di noi NON FUNZIONA!

SOS FORNACE

[email protected]

www.sosfornace.org