Macerata - Reddito contro la crisi. sigilliamo i luoghi del lavoro a salario zero

9 / 4 / 2011

Student* e precar* facenti riferimento al Movimento Studenti Macerata, dopo aver messo i sigilli, con un blitz notturno, all'agenzia Adecco di Via Carducci, nella mattinata di oggi si sono diretti verso i cancelli della Segreteria Studenti, dove ha sede il Centro Rapporti con le Imprese, chiudendo simbolicamente l'accesso, con cartelli recanti le scritte "Stop al lavoro gratuito" e "Basta a stage e tirocini gratuiti". Successivamente hanno continuato la loro azione, applicando diversi cartelli nel centro storico e distribuendo volantini, per lanciare lo sciopero generalizzato del 6 maggio, reclamare reddito e diritti, chiedere la fine dei bombardamenti in Libia. Di seguito il comunicato stampa, firmato congiuntamente con Assemblea Permamente Urbino.

Siamo gli studenti e le studentesse da anni in mobilitazione permanente contro i tagli all'istruzione e al nostro futuro.

Siamo i precari della conoscenza che subiscono le riforme calate dall'alto di quei palazzi del potere che quotidianamente cingiamo d'assedio.

Ma siamo anche uomini e donne, co.co.co, co.co.pro., lavoratori a chiamata, stagionali, part-time, senza diritti, come venivamo definiti nei primi anni Novanta, quando il termine “precarietà” si affacciava nei manuali di teoria del lavoro.

Siamo gli stagisti a reddito zero che le università italiane inseriscono nei loro meccanismi di aziendalizzazione.

Siamo italiani e migranti pronti a contrastare lo tsunami della xenofobia che travolge la penisola.

L'unico orizzonte, per noi, è quello della precarietà!

Da tempo contempliamo lo spettacolo delle nostre esistenze sfruttate, delle aspettative tradite, delle fughe all’estero. Subiamo il ricatto degli stage obbligatori non pagati e del lavoro retribuito con miseri rimborsi spese.

Il lavoro non deve essere usato come strumento di ricatto ma come forma di emancipazione.

Assistiamo annichiliti all'immobilismo delle classi dirigenti rispetto al valzer delle statistiche: ci dicono di un giovane su tre senza occupazione, di uno scenario che non si apre a prospettive positive.

È giunto il momento che il governo, le amministrazioni locali, la società civile ci ascoltino.

È giunto il momento che le risorse sperperate in attacchi ingiustificati contro stati sovrani, che rinnegano l’articolo 11 della Costituzione, vengano reinvestite sul nostro futuro.

Ed è giunto il momento di ripensare il welfare, perché il modello imposto dalla legge Treu, dal libro bianco di Biagi, dalla legge 30, è drammaticamente fallito. È finito il momento di fare bilanci sulla nostra pelle.

Dall'autunno scorso, i movimenti studenteschi sono in piazza, anche nelle Marche, tutti i giorni, per reclamare reddito, dignità, diritti; per chiedere il libero accesso ai saperi e l'autoriforma.

Anche oggi, nella giornata di mobilitazione nazionale dei precari, saremo per le strade delle nostre città, per i nostri diritti, perché il futuro sia tutto ciò che ci riprendiamo in quanto ci spetta.

REDDITO CONTRO LA CRISI

ABOLIAMO LA LEGGE 30

BASTA STAGE E TIROCINI GRATUITI

VERSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 6 MAGGIO!

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