Il 5 maggio in piazza verso lo sciopero generalizzato

Roma - Benvenuta dignità! Contro il ricatto della clandestinità e dello sfruttamento

28 / 4 / 2011

A poche settimane dalle rivolte del Nord Africa e dall’inizio della guerra in Libia, centinaia di profughi sbarcano sulle coste italiane dopo aver affrontato un viaggio che ha messo in pericolo la loro vita. Ventimila persone diventano un problema di grave ordine pubblico (laddove al confine tra Libia e Tunisia ne abbiamo viste transitare a oggi quasi 300.000), in un contesto di emergenza creato ad arte dal governo, che ha trasformato Lampedusa in una prigione a cielo aperto. Di ciò che rimaneva del diritto d’asilo e del dovere all’accoglienza, in altre parole, nessuna traccia.

Emergenza dunque, ma in senso “democratico”, con il confinamento arbitrario di migliaia di persone e la deportazione sommaria di centinaia di altre, con disposizioni che trasformano lo stato di diritto nella legge dei due pesi e delle due misure ai danni di migliaia di persone solo perché di nazionalità diversa. La condizione dei migranti nel territorio nazionale, ma anche nell’Europa fortezza, è ormai fortemente discriminata da leggi e politiche ingiuste e razziste. Ultimo esempio: le clausole di Sarkozy, ovvero la messa in discussione persino di Schengen.

Ma in queste settimane e in questi ultimi anni gli spazi di resistenza e tutela, ma soprattutto di autorganizzazione meticcia delle lotte, si sono moltiplicati divenendo pratica di massa. Da Rosarno a Brescia, da Lampedusa a Civitavecchia, da Roma a Castelvolturno e Santa Maria Capua a Vetere, da Manduria a Ventimiglia, dal sud al nord di questo paese, tantissimi migranti e attivisti hanno difeso con forza la libertà di circolazione e il diritto a scegliere dove vivere, mettendo seriamente in crisi il sistema di ordine e controllo.

A pochi giorni dallo sciopero generale e generalizzato, vogliamo che queste resistenze si incontrino per dare vita, a Roma, alla piazza della dignità. Saremo al centro di Roma, assieme ai lavoratori venuti dalle campagne del sud, dove la rivolta di Rosarno è stata solo l’inizio di un percorso di lotta, ai somali e agli afgani,  tristemente testimoni dell’assoluta indisponibilità all’accoglienza delle istituzioni che governano la città, ai Rom che ci hanno insegnato ancora una volta, dentro e fuori la Basilica di San Paolo che per i propri diritti bisogna lottare. Con dignità e determinazione.

Il ricatto della clandestinità e dello sfruttamento lavorativo è la conseguenza più eclatante della Bossi-Fini e del Pacchetto Sicurezza – un ricatto divenuto insopportabile nel tempo della crisi. Crediamo infatti siano fondamentali i momenti di incontro e convergenza delle mobilitazioni, per costruire nuove possibilità di regolarizzazione per chi arriva in Italia per affermare il diritto al proprio futuro, un diritto che la nostra generazione, studentesca, migrante, meticcia, precaria, su entrambe le sponde del Mediterraneo vuole conquistare, qui e ora.

Il 5 maggio costruiamo insieme la Piazza della Dignità

verso lo sciopero generalizzato

dalle 18 a Campo de' Fiori

Campagna Welcome – Roma