"Assassini!": scontri, blocchi e cortei dopo l'uccisione di Abd Elsalam

16 / 9 / 2016

"Ammazzateci tutti!" Questo è stato l'urlo degli amici e colleghi di Abd Elsalam Ahmed Eldanf dopo che un camion lo ha travolto ed ucciso forzando un picchetto davanti ai magazzini Gls di Piacenza. È questo urlo ha risuonato davanti alle fabbriche e nelle piazze di diverse città italiane in tutta la giornata di ieri. È l'urlo di chi ha ha capito che la morte di Abd Elsalam è il prodotto dell'escalation della violenza padronale nei rapporti di lavoro, specie in un settore, quello della logistica, nel quale viene calpestata ogni giorno la dignità dei lavoratori. Da anni i diritti sono alla mercè di trattative sempre più difficili, lo sfruttamento è diventato sempre più intensivo e la competizione orizzontale tra lavoratori è vero e proprio strumento di controllo sociale.
In seguito alla morte di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, l'Unione Sindacale Di Base, alla quale il lavoratore egiziano era iscritto, ha dichiarato lo sciopero immediato di tutto il settore della logistica per 24 ore. In tutta Italia ci sono stati blocchi delle merci e manifestazioni di protesta davanti ai magazzini.
Anche altri sindacati di base hanno dichiarato lo sciopero. L'Adl si è fermata negli hub della Gls dichiarando: "per i prossimi giorni proseguiremo la mobilitazione condividendo, se ci sono le condizioni, momenti di lotta e denuncia unitarie con le altre realtà politiche, sindacali e sociali sul piano locale e nazionale". QUI un precedente comunicato scritto dall'Adl Cobas rispetto alle morti sul lavoro.
In diverse città si sono svolti presidi di presso gli Uffici del Governo ed altri ce ne saranno oggi.
A Roma centinaia di persone si sono riversate sotto gli uffici del Ministro del Lavoro in Via Veneto dove USB chiedeva di incontrare il Ministro Poletti. "Non si può morire di sciopero, così come non si può morire di lavoro e di sfruttamento" dicono gli attivisti presenti al presidio. "Le responsabilità sono chiare, a partire da questo governo, dai sindacati e dai partiti complici della precarizzazione del lavoro e dello smantellamento dei diritti conquistati in anni di lotte".
roma
Mentre sotto al Ministero del Lavoro si chiedeva giustizia per quanto accaduto, le forze dell'ordine si sono schierate provocatoriamente in assetto antisommossa davanti a lavoratori, studenti, precari.
Tra il pomeriggio e la sera la polizia manifestazioni spontanee sono partite a Piacenza e Bologna.
Nel capoluogo emiliano studenti e studentesse, giovani precari e tanti solidali si sono uniti ai lavoratori, portando in piazza la rabbia intergenerazionale degli sfruttati. La polizia ha caricato i manifestanti, diretti alla stazioni dei treni.
A Piacenza i facchini dell'Usb sono riusciti a raggiungere ed occupare i binari, bloccando la comunicazione ferroviaria fino alle 23 ed urlando ripetutamente "assassini", nei confronti dei vertici della Gls, responsabili diretti della morte di Adb.

Domani alle ore 14 sempre a Piacenza, è stata indetta una manifestazione alla quale si prevede l'arrivo di tante persone, da ogni parte d'Italia.