Azione contro il laboratorio OGM di Cà Tron: tutti assolti gli attivisti trevigiani

11 / 12 / 2012

Il 10 dicembre si è concluso il Processo contro 5 attivisti trevigiani per un’azione di sanziona mento dal basso dei laboratori di sperimentazione sugli OGM di Ca' Tron a Roncade.

Con l’assoluzione con formula piena si conclude una vicenda iniziata nel 2009 durante le iniziative e le mobilitazioni contro il vertice del G8 dei Ministri dell’Agricoltura.

In realtà le mobilitazioni contro il Laboratorio per la sperimentazione in serra sugli (OGM) erano iniziate fin dal 2003, l’anno della sua costituzione in seguito ad un accordo tra la Fondazione Cassamarca ed il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (Icgeb).

In tutti questi anni le iniziative di protesta si sono moltiplicate, sulla scia della campagna mondiale contro gli OGM, in cui le Associazioni contadine di tutto il mondo denunciano questo tipo di investimenti come un tentativo da parte delle grandi multinazionali dell’Agrobusinness di privatizzare i profitti dell’agricoltura, cancellando la biodiversità e mettendo a serio rischio la sicurezza alimentare di tutti.

Ironia della sorte il processo di oggi arriva dopo che già da tre anni il laboratorio è stato chiuso: milioni buttati al vento per un progetto sconfitto e delegittimato socialmente, economicamente e culturalmente.

La storia si potrebbe chiudere così, anche se la battaglia contro il cibo transgenico continua in tutto il mondo. Vogliamo però aggiungere che non dimentichiamo il clima pesantissimo che la Questura di Treviso aveva voluto creare in quei giorni di proteste contro il G8 dell’Agricoltura. Non dimentichiamo le perquisizioni all’alba con trasferimento in Questura per i 5 attivisti oggi assolti con formula piena. Non dimentichiamo le dichiarazioni del Questore di Treviso che sosteneva: “Abbiamo presentato il conto ai Centri Sociali del Nordest”.

Con questa assoluzione anche queste dichiarazioni assumono il loro senso di ennesima figuraccia per chi ha voluto montare tutta questa storia, con la speranza di liberarci dei troppi sceriffi che ancora infestano questa nostra provincia.