Durante il consiglio provinciale, alcuni attivisti del centro sociale BL.itz sono saliti su un terrazzo del palazzo della Provincia di Belluno e hanno appeso un grande striscione con scritto: "GOVERNO LEGA: TAGLI, MANGANELLI E TASSE!".
Infatti, mentre avveniva l'iniziativa, il Presidente leghista Bottacin e la sua maggioranza si apprestavano a discutere il nuovo bilancio provinciale, nel quale sono previsti forti tagli su tutto il comparto dei servizi pubblici, tra cui il trasporto pubblico urbano.
Gli attivisti hanno ricordato l'importanza non solo di dare continuità al servizio, ma anzi di potenziare un settore così importante per la mobilità dei cittadini in un territorio così vasto e montano come la provincia bellunese.
Ciò avviene a pochi giorni dall'invio da parte del Ministro Maroni di 2000 agenti in tenuta anti-sommossa che hanno militarizzato la Val di Susa per imporre con la forza e la violenza un'opera come la TAV che costerà svariati miliardi di euro pubblici.
Da una parte si tagliano servizi essenziali per le comunità, dall'altra si è pronti a finanziare "grandi opere" dannose e utili solo ad arricchire ulteriormente grandi imprese pronte a speculare sul futuro e la salute dei nostri territori.
Ciò che sta avvenendo in Val di Susa ci mostra il lato peggiore ma più autentico della Lega di Governo: feroce con i deboli, accondiscendente con i forti. Sono tramontati i tempi di "Roma Ladrona" e "Padroni a Casa Nostra", di fronte alla dignità e alla resistenza di numerose comunità locali, da Vicenza, all'Aquila, fin su alla Libera Repubblica della Maddalena.
La destra nazionalista padana oggi nuova "Casta di Roma" ha fallito, dimostrando definitivamente l'inconsistenza della sua retorica di fronte ai reali problemi del paese e delle sue comunità locali.