Francia - Il governo manda la polizia contro gli studenti

15 / 10 / 2010

Incapaci di confrontarsi con i sindacati e con i milioni di francesi che scioperano e riempono le piazza da oltre un mese, il governo prende in ostaggio i giovani, gli studenti che in queste settimane bloccano i licei e si mobilitano insieme ai lavoratori e le lavoratrici, i disoccupati e tutti i precari con e senza salario.

Le micce accese dai ministri di Sarkozy sono le raffinerie, i porti, gli autotrasporti, i trasporti pubblici che dosano con attenzione lo sciopero ad oltranza deciso nelle assemblee di categoria, e gli studenti minacciati prima e violentemente attaccati dalle forze dell'ordine per dare un segnale forte a tutti quelli che chiedono di ritirare e discutere la riforma delle pensioni.

Questa riforma che non è una riforma ma un golpe sociale ora scotta anche politicamente, l'opposizione vuole la sospensione del voto parlamentare e propone una concertazione, i sindacati in bilico su un margine di manovra troppo stretto mentre il conflitto si allarga, non cedono ed esigono il ritiro e la discussione. Si torna a parlare di referendum. A questo punto, ci si chiede se popolare o solo tra i lavoratori.

La mobilitazione dei liceali sta contaminando le università. Da due settimane gli studenti discutono del lavoro e della 'prospettiva ' degli studi, rivendicano il diritto di parlare della riforma e chiedono che gli anni di studio e di formazione legata allo studio siano calcolati.

Pare che l'unica risposta in grado di dare questo governo che pensa al futuro della Francia sia il flashball, l'aggressione fisica e il ricovero al pronto soccorso per migliaia di ragazzi che manifestano pubblicamente per la prima volta.

I ministri si alternano attraverso i media incapaci di confrontarsi, attaccano ciecamente, impotenti pretendono che "i genitori" si schierino contro i figli, suggeriscono di tenerli sottochiave, accusano gli adulti di mandare in rovina il paese e mandano avanti la polizia all'alba per forzare i blocchi delle raffinerie.

Ma un'ora dopo erano di nuovo bloccate. Si passa alle riserve di carburante di emergenza, dette 'strategiche' .

Il 16 ottobre, ottava giornata di mobilitazione generale contro la riforma delle pensioni in attesa del quinto sciopero, martedi 19.