Questa estate sono successe delle cose che io come cittadino e come giornalista non posso tollerare in un paese civile” Queste sono le parole di Luca Mercalli di introduzione al suo intervento di domenica 18 settembre alla trasmissione Che tempo che fa in onda su raitre e condotta da Fabio Fazio. In questo breve ma intenso passaggio Luca, intervistato da Fazio è riuscito a sintetizzare il pesante clima che si vive e respira in val di Susa da ormai tre mesi. Grazie a Luca e a Fabio per aver messo in discussione la loro posizione lavorativa in favore della loro onestà intellettuale. Immediate arrivano le pressioni politiche dei deputati pd Merlo ed Esposito che ancora una volta non mancano di dimostrare che tipo di casta rappresentano e che mezzi sono disposti a usare pur di spuntare la partita tav in val di Susa. Se non sono bastati manganelli e gas a piegare il movimento no tav, non saranno di certo le minacce a riuscire nel nefasto intento. Di seguito proponiamo le deliranti dichiarazioni dei deputati affinchè tutti possano sapere chi oggi governa questo paese e chi si cela dietro le trame del progetto tav Torino Lion
Giorgio Merlo (deputato pd) “Siamo contenti per la permanenza in Rai di Fabio Fazio e per il suo sontuoso contratto milionario. E’ un esempio, comunque, di pluralismo che qualifica il servizio pubblico. Ma ci chiediamo se la propaganda contro la Torino-Lione, illustrata sfacciatamente e unilateralmente da Mercalli durante la trasmissione di Fazio ieri sera, sia un esempio e un modello di giornalismo da servizio pubblico. I sontuosi contratti milionari e la piena e indiscutibile libertà editoriale del conduttore, non credo che siano un lascia passare per fare un’aperta propaganda contro la realizzazione della linea ad alta velocità . Che la faziosità sia ormai una caratteristica di molti conduttori Rai è cosa nota. Ma la propaganda aperta, almeno quando si toccano temi delicati come la Torino-Lione, dovrebbe essere più contenuta. E questo dovrebbe valere anche per Fabio Fazio.”
Stefano Esposito (deputato pd) “Quanto
avvenuto ieri sera nella trasmissione ‘Che tempo che fa’ va al di là di
ogni giustificazione possibile: Luca Mercalli ha utilizzato il servizio
pubblico per un’arringa difensiva a favore delle due ragazze arrestate
dopo gli ultimi incidenti a Chiomonte, dicendosi indignato per il fatto
che in questo Paese ‘si viene arrestati per il semplice fatto di
indossare una maschera antigas’. E’ da considerarsi normale che un
metereologo, lautamente pagato con i soldi dei contribuenti, utilizzi la
tv pubblica per esaltare l’illegalità e difendere comportamenti
violenti diretti contro lo Stato?
Non è in questione la
libertà di opinione, perché nessuno mette in discussione il legittimo
dissenso di Mercalli nei confronti della Tav, bensì il fatto che
Mercalli abbia scambiato l’Italia per il Sudamerica degli anni ’70 e
faccia passare i No Tav come tanti guerriglieri simil-comandante Marcos
impegnati nella selva valsusina. Forse dimenticandosi che, nonostante il
nostro Premier assomigli sempre più a un caudillo,
l’Italia è un Paese dove le forze dell’ordine e la magistratura
difendono le decisioni prese da istituzioni democratiche. Istituzioni
che si chiamano Unione Europa, Parlamento italiano, Regione Piemonte,
Provincia di Torino, ecc. Un Paese dove chi è contrario alla Tav può
fare ricorso alla magistratura, come è avvenuto già decine di volte, con
esito sempre sfavorevole ai No Tav.
E quando in un Paese
democratico succede che centinaia di persone armate assedino un
cantiere, provocando 319 feriti e contusi tra le forze dell’ordine, lo
scandalo non sta nel fatto che due persone siano state arrestate, ma,
piuttosto, che gli arresti si siano limitati solo a quelle due persone.
Pertanto, mi aspetto da
Fabio Fazio, nella sua veste di responsabile della trasmissione, che la
prossima settimana inviti uno degli agenti feriti a Chiomonte o uno
degli operai che tutte le mattine si recano al lavoro ricevendo insulti,
sputi e minacce (per il solo fatto di volersi guadagnare onestamente lo
stipendio) oppure il carabiniere che ha avuto il fegato spappolato da
una biglia di ferro. E faccia raccontare loro quello che realmente
avviene in Valle di Susa.
Sarebbe bene che si
cominciasse a denunciare in modo chiaro il tentativo da parte di
personaggi come Luca Mercalli di ‘falsificare’ la natura del movimento
che si contrappone alla Tav: un’operazione ideologicamente analoga a
quella che oltralpe la sinistra salottiera francese ha fatto di
Battisti, che da bieco terrorista di terz’ordine è stato dipinto come un
ribelle romantico perseguitato dallo Stato fascista.
Ancora una volta dobbiamo
ricordare che la legalità e la democrazia non albergano tra le frange
violente dei No Tav, ma tra le forze dell’ordine e la magistratura che
difendono quel cantiere e le leggi dello Stato. Ciò che è ancora più
grave è che questa basilare distinzione oggi la si debba ricordare anche
alla televisione pubblica.”