Nuova operazione repressiva contro i No Tav, che in serata riconquistano il presidio sigillato

29 / 11 / 2012

La giornata inizia con l'operazione che porta alla notifica di 17 tra arresti domiciliari, provvedimenti cautelari e obblighi di dimora. Gli episodi che sono alla base delle accuse sono l’occupazione della Geovalsusa, una delle ditte implicate negli appalti del Tav, avvenuta in agosto a Torino e un'episodio avvenuto il 29 febbraio 2012 durante il blocco dell'autostrada.

Mentre arrivano i dettagli dell'operazione della Questura di Torino, i carabinieri pongono i sigilli al presidio No Tav sulla strada di transito verso il cantiere. Viene abbattuta la baita in legno e vengono messe delle recinzioni di ferro. I No Tav che si avvicinano vengono allontanati. Viene occupato il  comune di Chiomonte, che dopo un'ora viene sgomberato.

Nella conferenza stampa a Torino a Palazzo Nuovo si denuncia che l'operazione repressiva arriva proprio a pochi giorni dalla manifestazione No Tav a Lione

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In serata i No Tav si concentrano a Chiomonte e si muovono verso l'area messa sotto sequestro. All'uscita del paese ci sono polizia e carabinieri e un idrante. I manifestanti cercano di rompere il blocco, ma vengono dispersi dai getti d'acqua lanciati dall'idrante. Poi, nonostante lo schieramento, andando sui sentieri i No Tav riescono a rompere i sigilli ed ad entrare nel presidio per riconquistarlo.

Notizie della giornata da notav.info