Padova - Con i cittadini napoletani per dire no agli inceneritori, no al business dei rifiuti

Iniziativa del Comitato Lasciateci Respirare davanti al mega-inceneritore padovano  al centro delle polemiche sia per la nocività che per l'arrivo, tenuto nascosto, di rifiuti campani nelle scorse settimane.

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Gli attivisti che si battono per la chiusura immediata della vecchia e obsoleta prima e seconda linea peraltro promessa da tutt@ in campagna elettorale) e contro il nuovo mega inceneritore, hanno sottolineato come la protesta sia a favore dei cittadini napoletani.

L'aver trasformato i rifiuti in un business da attuare attraverso l'incenerimento è una delle scelte inaccettabili che arrivano alla drammatica situazione di Napoli.

E' inutile fare la raccolta differenziata quando si gestiscono merga impianti di incenerimento che proprio per loro natura hanno bisogno di rifuti da bruciare.

L'alternative reali esistono e sono praticabili se si fuoriesce dalle logiche mercantili e di profitto che guidano nel caso padovano Agegas Aps, spa quotata in borsa.

Solo la mobilitazione e la denuncia ha rotto l'omertà su quanto avviene nell'inceneritore.

"Si tratta di continuare a mobilitarsi, di assumere collettivamente la responsabilità di non accettare scelte negative per la salute ed il territorio. Si tratta di costruire le premesse perchè l'intero ciclo dei rifiuti sia gestito in maniera ben diversa dalla logica di una società per azioni quotata in borsa." hanno concluso i rappresentanti del Comitato Lasciateci Respirare davanti alla sede di Agegas Aps a cui hanno consegnato simbolicamente dei sacchi di rifiuti accuratamente differenziati.

Roberto Marinello spiega le ragioni della protesta

Leo Manoli sottolinea la logica perversa della trasformazione dei rifiuti in business

Renata Forestani del Comitato Difesa Salute Padova Est racconta la realtà  della vita vicino all'inceneritore

L'iniziativa si conclude davanti alla sede di Agegas Aps