Verso il 17 novembre, tutti uniti contro la crisi

Parma - Il sapere è un bene comune. I beni comuni hanno bisogno di sapere!

Il Comitato Istruzione Bene Comune chiama il mondo della cultura e dello spettacolo e i comitati cittadini per unirsi contro la crisi.

14 / 11 / 2010

Il comitato istruzione bene comune, venendo dal 16 ottobre passando per il 17 novembre verso lo sciopero generale, scrive due appelli: uno rivolto ai movimenti ed i comitati cittadini che negli ultimi anni si battono a Parma per la difesa dei beni comuni, l'altro al mondo della cultura e dello spettacolo che ha in comune con la formazione i tagli lineari ed indiscriminati.

17 novembre_ore 9.00_Corteo di scuole e università@Barriera Bixio_Parma

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APPELLO AI MOVIMENTI E AI COMITATI DI PARMA IN DIFESA DEI BENI COMUNI

Il 16 ottobre Roma e l’Italia tutta si  risvegliava da un lungo torpore che tutti sentivano di non poter più sostenere. Una scarica di adrenalina, vitalità, rabbia e speranza irradiava le vie e le piazze della capitale facendo tornare a sognare una generazione che ha scelto di resistere a licenziamenti, ai tagli, all’abbattimento dei diritti, alla devastazione ambientale ed all’impoverimento sociale e culturale del paese. Con i lavoratori della Fiom, per dire che eravamo tutti uniti contro la crisi.

Il giorno dopo, studenti medi, universitari, ricercatori, lavoratori della Fiom, precari, comitati per l’ambiente, locali e nazionali, il mondo della cultura, riuniti all’università la Sapienza,  hanno affermato l’importanza di difendere i beni comuni e di indire uno sciopero generale .

Per  difendere il proprio futuro partendo dalle lotte di oggi, come sta accadendo in Francia!

Anche a Parma da tempo le lotte del mondo della formazione si sono dovute confrontare ed unire in un fronte comune che avesse la capacità di tenere unite le diverse specificità senza voler impoverire quelle che sono le singole rivendicazioni.

Con questo spirito noi del Coordinamento Istruzione Bene Comune siamo andati a Roma e con questo spirito vogliamo attraversare la giornata internazionale del diritto allo studio del prossimo 17 novembre. 

Siamo consapevoli che questa crisi è fatta di licenziamenti, di precarietà, di tagli, di privatizzazione, di inquinamento, di insostenibilità di un modo di produrre e consumare.

Sappiamo anche che la crisi la stiamo pagando noi e solo tutti noi uniti siamo la soluzione.

Con questa lettera vogliamo parlare a tutti gli studenti, i professori, i movimenti, i comitati cittadini, i comitati in difesa dell’ambiente e dei beni comuni, i sindacati, le associazioni, i precari della cultura, il popolo delle partite iva, i disoccupati, i pensionati,  per creare a partire dalla piazza del 17 novembre nella nostra città uno spazio comune che dia visibilità a tutte e a tutti.

Vogliamo dire che non ci stiamo ai tagli e alla distruzione della scuola e dell’università pubblica, non ci stiamo ai licenziamenti e alla precarietà.

Vogliamo dignità per tutte le persone siano essi italiani, migranti, donne, uomini, disoccupati, lavoratori, precari, ricercatori.

 Vogliamo diritti per la madre terra e per il territorio violentato da speculazioni e malaffare.

Il 17 novembre sarà una data di mobilitazione diffusa, facciamo confluire tutta la nostra indignazione, la nostra rabbia, la nostra dignità e la nostra gioia nelle strade e facciamo si che nei nostri territori “uniti contro la crisi” non rimanga solo uno slogan ma una strategia concreta per attraversare il presente.

Il Sapere è un bene comune, la Salute è un bene comune, l’Istruzione è un bene comune, la Cultura è un bene comune, la Terra, l’Aria e l’Acqua sono beni comuni, il Lavoro è un bene comune, il Territorio è un bene comune, la Casa è un bene comune, la Socialità è un bene comune,  la Dignità è un bene comune, la Parola è un bene comune, la Lotta è un bene comune.

 Tutto questo è di tutti noi.

Tutti uniti contro la crisi per tornare a sognare un mondo diverso.

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APPELLO AL MONDO DELLA CULTURA, DELL’ARTE E DELLO SPETTACOLO

NO AI TAGLI, NO AI BAVAGLI

Carissimi/e,

ci rivolgiamo a Voi, artisti e operatori del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo, perché crediamo che sia arrivato il momento di unire le nostre voci e dare forza e visibilità a tutto il nostro profondo dissenso nei confronti di una politica che sceglie di annientare la cultura nel nostro paese.

Come genitori, studenti, docenti, ricercatori, personale tecnico, ausiliario e amministrativo della scuola, dell’università e della ricerca vi chiediamo di unire la vostra alla nostra voce, per fermare l’avanzare di questo attacco gravissimo ed il realizzarsi del modello sociale che lo motiva.

I nostri interlocutori dovranno essere i ministeri, ma anche gli amministratori locali: è a loro innanzitutto che dovremo chiedere di assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini di lasciar morire il patrimonio di cultura e di istruzione del territorio. La loro azione potrà svilupparsi in due direzioni: scegliere in modo oculato e condiviso con le realtà del territorio come investire le scarse risorse disponibili per scuola e cultura, rinunciando ai progetti di facciata in favore di progetti rigorosi e di qualità, ed esercitare ogni forma di pressione presso i ministri denunciando lo stato delle cose sul territorio, affinchè siano restituiti i finanziamenti tagliati alla conoscenza e alla cultura.

Un primo saggio di questa nostra alleanza potrebbe venire dalla vostra partecipazione alla manifestazione che gli studenti medi e universitari ed i ricercatori hanno indetto per il 17 novembre prossimo, giornata mondiale degli studenti e del diritto allo studio, sostenuti dalla FLC CGIL e dalla FIOM, e speriamo da molte altre realtà politiche, sindacali e associative. Anche a Parma ci sarà un grande corteo cittadino e la vostra presenza sarebbe molto gradita e significativa.

Ma soprattutto vogliamo invitarvi al Teatro al Parco, il 9 dicembre p.v. : a partire dalla visione dello spettacolo Scholé, di Bruno Stori e Letizia Quintavalla, ci piacerebbe aprire un dibattito che a prescindere dall’analisi della situazione, purtroppo a tutti ben nota, ci consenta di delineare alcune precise strategie di azione comuni di informazione, di protesta e di resistenza.

Confidando nella possibilità di vedervi aderire e partecipare alla manifestazione del 17 novembre, vi preghiamo di volerci confermare la vostra presenza alla serata del 9 dicembre e di volerci far pervenire vostre osservazioni e proposte in merito alle prospettive di azione comune.

Coordinamento “Istruzione bene comune” – Parma