Fonte:ilMattino di Padova del19/09/2009

Piantagione di marijuana in casa Denunciato un pizzaiolo

Alla polizia ha detto: «La coltivo per non pagare gli spacciatori»

19 / 9 / 2009

Una piantagione di marijuana in giardino. Non nel bel mezzo della campagna, al riparo da sguardi indiscreti. Bensì in via Facciolati, nel centro della città. Un ragazzo di 31 anni, pizzaiolo di professione, è stato beccato dalla polizia.

 Gli uomini della squadra mobile di Marco Calì l’hanno trovato con 10 piante di marijuana e alcuni barattoli in vetro, utilizzati per fare macerare i semi e poi fumarli con il narghilé. E quando i poliziotti gli hanno chiesto una spiegazione, è riuscito a fornirne una disarmante: «Io coltivo le piante di marijuana così non devo andare dagli spacciatori». Il trentunenne, dipendente di un locale di Vigonza, si è salvato dall’arresto solo perché incensurato. E’ tornato a casa però con una pesante denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti.
 Tutto è nato quasi per caso. Gli agenti della Mobile, nel corso di un normale servizio, si sono accorti di quelle piante strane in giardino. Le hanno osservate da vicino e si sono resi conto che si trattava proprio di marijuana. Così hanno tenuto d’occhio orari e stili di vita del padrone di casa e si sono presentati davanti alla sua porta in tarda mattinata. Dopo qualche verifica in giardino è scattata anche la perquisizione all’interno dell’alloggio. Alcune piante erano ancora fresche, altre già appassite e quindi pronte per essere fumate. Poi sono emersi pure i barattoli di vetro, che utilizzava per trattare i semi di canapa nell’alcol etilico. In questo modo riusciva a ottenere un olio particolare, da inserire nel narghilé.

Il trentunenne non ha negato le proprie responsabilità, sottolineando però che la droga non veniva venduta. Ha ammesso più volte di fumarla insieme agli amici e di aver escogitato questa soluzione per non alimentare il mercato degli spacciatori. Tuttavia ci ha rimesso la fedina penale.

Fonte: Il Mattino di Padova 19.09.2009