"Il “diritto di proprietà privata”, accampato dalla J-Colors per il
sequestro ed il relativo sgombero dell'Ex Colorificio occupato di Pisa
"non ha fondamento giuridico, perché, a seguito dell’abbandono
dell’attività produttiva, non persegue più la sua “funzione sociale”, ed
è in contrasto con l’utilità sociale", la sicurezza, la libertà e la
dignità umana, come chiaramente espresso e richiesto dagli articoli 42 e
41 della Costituzione. E' la richiesta chiara e diretta di acquisizione
pubblica dell'ex Colorificio lanciata oggi in conferenza stampa a Pisa
da un ampio schieramento di esponenti della società civile e
dell'accademia italiana in sostegno all'azione del Municipio dei Beni
Comuni che ha visto il recupero dell'area di oltre 14mila metri quadrati
di via Montelungo a Pisa, dismessa diversi anni fa dalla multinazionale
J-Colors. Una richiesta che parte da Pisa come esperienza concreta, ma
che parla di fatto a nome di tutti gli spazi occupati e liberati del
nostro Paese, tra cui il Teatro Valle occupato o il Cinema Palazzo di
Roma, le ex Officine RSI occupate e lo spazio dell'ex motorizzazione di
via Nola (ora SCUP) sempre a Roma o la Ri-Maflow di Trezzano sul
Naviglio.
L’iniziativa vede l'adesione di personalità di primo piano
del mondo del diritto e dell'accademia come il professor Salvatore
Settis; i giuristi Ugo Mattei, Paolo Maddalena, Luca Nivarra, Maria
Rosaria Marella, Alberto Lucarelli; l'urbanista Enzo Scandurra,
l'economista Guido Viale ed il sociologo Marco Revelli. Una lista a cui
si aggiungono decine di esponenti del mondo della società civile
italiana, dal missionario comboniano Alex Zanotelli, al fondatore del
Centro Nuovo Modello di Sviluppo Francuccio Gesualdi, al regista Massimo
Lauria.
Una richiesta che diventa anche una petizione che pone
nuovamente al centro la necessità di dare limiti al concetto di
proprietà, come costituzionalmente garantito, dando responsabilità
chiare all'ente pubblico, in questo caso il Comune di Pisa che in questa
situazione, ha l’obbligo di tutelare la conservazione e l'uso del
territorio comunale.
"Ridare sovranità alla comunità di
cittadine e cittadine" chiarisce Francesco Biagi, del Municipio dei Beni
Comuni, "passa attraverso la limitazione del diritto di proprietà sulla
base della sua funzione ed utilità sociale. Nel momento in cui tutto
ciò non fosse rispettato, il passo conseguente dovrebbe essere
l'acquisizione da parte dell'ente pubblico dell'area in questione,
arrivando persino all'esproprio, laddove fosse necessario".
L'iniziativa
viene lanciata in contemporanea con l'assemblea redigente della
Costituente dei Beni Comuni, organismo formato da giuristi e da
esponenti della società civile presieduto da Stefano Rodotà, che proprio
il 20 giugno a Roma al teatro Valle occupato si occuperà di mettere
nero su bianco un nuovo statuto dei beni comuni e del concetto di
proprietà privata e pubblica.
"L'ex Colorificio Liberato di
Pisa" chiarisce Ugo Mattei, docente di Diritto Civile Università di
Torino e vice presidente della Commissione Rodotà per i Beni pubblici,
"è un caso emblematico di come un distorto concetto di proprietà privata
e della sua gestione possa essere affrontato con le armi del diritto e
della politica. L'iniziativa che proponiamo, che nasce a Pisa, ma ha un
respiro nazionale se non internazionale, mira a riconsiderare la
centralità del ruolo del privato e dei mercati anche nella gestione
degli spazi collettivi, intesi come bene comune e come territorio da
preservare rispetto al consumo di suolo ed alla cementificazione a cui
assistiamo quotidianamente".
La petizione diffusa oggi, dal
titolo “Io pratico la Costituzione”, ha l’obiettivo di raccogliere
migliaia di firma a Pisa ed in tutta Italia attraverso una capillare
mobilitazione sui territori e la raccolta di adesioni sul sito di Avaaz https://secure.avaaz.org/it/petition/Io_pratico_la_Costistuzione_Lex_Colorificio_e_proprieta_collettiva/ .
Un percorso che vedrà il suo punto di arrivo il 20 settembre prossimo
in corrispondenza della sentenza di possibile sequestro dell’immobile,
in contemporanea della quale all’ex Colorificio Liberato di Pisa verrà
organizzata (per il fine settimana del 20, 21 e 22 settembre) una tre
giorni nazionale che avrà l'ambizione di rilanciare su un piano di
mobilitazione e di coordinamento tra le realtà di movimento italiane la
questione della tutela dei beni comuni, della fruizione del territorio
che appartiene ai cittadini e della funzione sociale della proprietà
privata.
Primi firmatari
Paolo Maddalena, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Ugo Mattei, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Luca Nivarra, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Maria Rosaria Marella, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Enzo Scandurra, urbanista
Salvatore Settis, accademico dei Lincei
Marco Revelli, sociologo
Guido Viale, economista
Alberto Lucarelli, giurista
Livio Pepino, giurista
Agostino Petrillo, urbanista
Vittorio Agnoletto, Flare
Checchino Antonini, giornalista
Francesco Ciccio Auletta, Una città in comune (lista di cittadinanza, Pisa)
Marco Balconi, DES Brianza
Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano, associazione Comuni Virtuosi
Giuliana Beltrame, ALBA, circolo de Il Manifesto Padova
Marco Bersani, Attac Italia
Valeria Bochi, REES Marche
Paolo Cacciari, Associazione Decrescita
Marco Calabria, Comune-info
Gianluca Carmosino, Comune-info
Alberto Castagnola, Reset/Comune-info
Roberto Ciccarelli, giornalista de Il Manifesto
Lorenzo Coccoli, ricercatore filosofia Università Tor Vergata, Roma
Emmanuele Curti, ALBA, professore Università degli studi della Basilicata
Giuseppe De Marzo, giornalista ed attivista
Ornella De Zordo, perUnaltracittà (lista di cittadinanza, Firenze)
Marica Di Pierri, Asud/Reset
Monica Di Sisto, Fairwatch
Haidi Gaggio Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani
Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Alfonso Gianni, Fondazione Cercare Ancora
Federica Giardini, Ricercatrice in Filosofia politica, Roma Tre
Laura Greco, Asud/Reset
Lorenzo Guadagnucci, Comitato Verità e Giustizia
Maurizio Gubbiotti, Legambiente
Monica Lanfranco, giornalista, Marea
Fabio Laurenzi, Cospe
Massimo Lauria, giornalista e regista
Cristiano Lucchi, Comunità delle Piagge di Firenze
Luca Martinelli, redattore Altreconomia
Angelo Mastrandrea, giornalista, Il Manifesto
Tomaso Montanari, docente di storia dell'arte Università di Napoli
Roberto Musacchio, Altramente
Grazia Naletto, Lunaria
Jason Nardi, Solidarius Italia
Ciro Pesacane, Forum Ambientalista
Martina Pignatti Morano, Un ponte per...
Anna Pizzo, giornalista
Matteo Pucciarelli, giornalista, La Repubblica
Pietro Raitano, direttore Altreconomia
Giovanna Ricoveri, studiosa di beni comuni
Marino Ruzzenenti, Fondazione Micheletti, Brescia
Annarita Sacco, ass. La Strada/Comune-info
Alessandro Santoro, prete della comunità delle Piagge di Firenze
Andrea Saroldi, esperto di economia solidale
Patrizia Sentinelli, Altramente
Gigi Sullo, giornalista
Massimo Torelli, libero pensatore
Riccardo Troisi, Comune-Info/Reset
Giuseppe Vergani, DES Brianza
Aldo Zanchetta, Fondazione Neno Zanchetta per i popoli indigeni latinoamericani
Alex Zanotelli, Missionario comboniano
Alberto Zoratti, Fairwatch
LA RICHIESTA INVIATA AL SINDACO DI PISA DA GIURISTI E STUDIOSI DI PRIMO PIANO E DA DECINE DI ESPONENTI DELL'ASSOCIAZIONISMO ITALIANO
Pisa - "Destinare ad uso pubblico l'ex colorificio toscano".
L'ex colorificio un bene comune
23 / 6 / 2013