Un fiume in piena di gioia e determinazione che non si vedeva in città ormai da troppo tempo. Il movimento studentesco a Rimini c'è e oggi ne ha dato dimostrazione, riprendendosi l'agibilità delle strade e riempiendole di contenuti, intelligenze e determinazione.
Tantissimi gli studenti che dalle 8.30 si sono ritrovati all'Arco d'Augusto, punto di partenza del corteo studentesco, attraversato anche da altri segmenti sociali, e che hanno dato vita, nel corso della mattinata, a numerose azioni con blocchi comunicativi, fermando il traffico e la circolazione di alcune importanti arterie cittadine tra cui la via della stazione e che si è poi ripercosso su tutto il lungomare. Numerosissimi gli interventi dal sound system che hanno rivendicato non solo una scuola pubblica, accessibile a tutti e di qualità, ma anche antifascista, chiudendo spazi di agibilità a realtà come Lotta studentesca alias Forza Nuova che cercano di fare proselitismi all'interno delle scuole e che con sterili provocazioni hanno cercato di determinare l'esito della giornata di mobilitazione odierna. Infatti poco prima della partenza siamo stati informati da un attivista antifascista dell'atto vandalico operato da alcuni neonazisti, che hanno rimosso la targa dal cippo dedicato ai Tre Martiri in memoria dei tre partigiani impiccati dai nazifascisti.
Le azioni comunicative sono proseguite anche all'interno del mercato coperto, dove alcuni studenti si sono recati per informare la cittadinanza sulle ragioni della loro protesta e sulla necessità di unire e ricomporre le lotte in un'epoca di crisi che sta consegnando l'intera Europa ad un presente e un futuro di miseria e povertà, a causa delle politiche di austerità e di rigore imposte dalla Troika e dalla Bce.
Una volta conclusosi il corteo, dopo una partecipata assemblea dove sono intervenuti esponenti dell'associazione Rumori sinistri e alcuni studenti lavoratori stagionali, che hanno denunciato le gravi condizioni di sfruttamento nell'economia turistica, è stato deciso di proseguire la giornata di mobilitazione attraverso un nuovo blocco del traffico. La determinazione degli studenti è stata così forte da spingere verso un corteo selvaggio, con l'obiettivo di raggiungere la stazione e bloccare i binari. A ciò è seguita una reazione spropositata della polizia che ha cercato di bloccare il corteo facendo sfrecciare a velocità sostenuta i blindati vicino agli studenti in corsa e mettendo in pericolo l'incolumità dei presenti.
Il corteo è terminato intorno alle 13.30 con una grande assemblea in cui gli studenti e le studentesse presenti si sono dati appuntamento a giovedì 29 novembre alle 16.00 presso i locali della Casa della Pace per un'assemblea studentesca per riprendere un intervento all'interno delle scuole e sperimentare percorsi di fuoriuscita dalla crisi che parlino della conquista di nuovi diritti all'interno del mondo della formazione e della società tutta.
Un'importante giornata di lotta che ha espresso una potenza costituente e contagiosa e che ha nuovamente affermato, dopo le importanti scadenze del 14 e del 17 novembre, con la contestazione al Ministro Cancellieri, di come una generazione intera si sia stancata di subire passivamente le scelte che riguardano il proprio futuro e la propria vita e abbia deciso di mettersi in gioco e in cammino per riprendersi tutto.
In tante occasioni è stato inoltre ricordato Andrea, lo studente romano che ha deciso di togliersi la vita in seguito all'ennesimo atto di omofobia che aveva subito: per ricordarci di quanto sia ancora più importante battersi anche all'interno delle scuole e delle università per chiudere gli spazi di agibilità e parola a chi fa della discriminazione, dell'odio e del razzismo la propria pratica politica.
