Rimini - Per un'altra economia

Presidio e assemblea pubblica Mercoledì 28 marzo ore 16 davanti all'Università in via Angherà.

24 / 3 / 2012

Disconoscere e boicottare dal basso l'attuale sistema economico riminese, che troverà il suo momento di legittimazione nel "rapporto sull'economia locale" e che verrà presentato dal Presidente della Camera di Commercio, Manlio Maggioli, proprio mercoledì 28 marzo.

L'appello del Coordinamento per un'altra economia riminese:

Siamo un gruppo di cittadini e cittadine provenienti dal mondo politico, sindacale, dell’associazionismo, dei movimenti, delle professioni; come la stragrande maggioranza dei riminesi siamo indignati per la recente riconferma di Manlio Maggioli alla Presidenza della Camera di Commercio.

Il modello economico riminese mostra tratti molto preoccupanti: il ricorso massiccio al lavoro nero (con alcune situazioni estive a carattere “schiavistico”, come ha evidenziato anche la recente cronaca), un’evasione fiscale ampiamente diffusa, un sistema creditizio più orientato alla speculazione finanziaria ed immobiliare che all’investimento produttivo (con
episodi anche di spiccata malversazione su cui sarebbe bene riflettere), infiltrazioni malavitose sempre più evidenti.

La vicenda Maggioli rappresenta un ulteriore salto indietro: quello che prima veniva attuato ma sottaciuto per pudore e palese condanna sociale, ora viene addirittura sbandierato come elemento di vanto e impunità.

Il ricorso all’evasione fiscale (che per entità, vorremmo ricordarlo, prima dello scudo fiscale del governo Berlusconi sarebbe stato perseguito penalmente) e l’assenza di responsabilità sociale vengono proposti/imposti con arroganza dal Maggioli presidente/imprenditore come caratteri “naturali” del fare impresa a Rimini, come elementi affatto ostativi dell’accesso alla cosa pubblica (anche ai livelli più alti).

Con questa logica l’interesse collettivo viene piegato all’interesse privato, la credibilità delle istituzioni pubbliche viene minata, l’economia del territorio viene inquinata (in questo senso è paradossale che il Maggioli che scuda 2 milioni di euro ed è indagato dalla Procura di Forlì sia lo stesso che introduce un convegno sulla “sana” economia riminese, sia lo stesso che ha in appalto il servizio di riscossione tributi da parte di diversi Enti Locali).

Ma ciò che più desta preoccupazione è la condivisione di questa logica da parte della maggioranza del Consiglio della Camera di Commercio di Rimini e la sostanziale “presa d’atto” da parte delle istituzioni locali.

Va invece ribadito fermamente che la maggioranza dei cittadini riminesi non è più disposta a legittimare un sistema economico e sociale fondato sull’irregolarità, lo sfruttamento del lavoro e la sperequazione della ricchezza.

Il modello economico riminese va ripensato a partire dai valori imprescindibili di legalità ed equità. In quest’ottica la vicenda Maggioli assume una valenza simbolica: necessita di
una ferma condanna in quanto potenziale apripista di un modo pernicioso del
fare economia e politica a Rimini; deve essere occasione di dibattito e approfondimento su quale modello economico e sociale i riminesi vogliono per la propria città.

Per questi motivi noi cittadini aderenti al COORDINAMENTO PER UN’ALTRA ECONOMIA RIMINESE abbiamo scelto di boicottare la presentazione del Rapporto sull’Economia Locale previsto per il 28 marzo presso l’Università di Rimini e di indire un presidio/assemblea nello stesso luogo e giorno; un momento che vuole stigmatizzare fermamente il comportamento di Manlio Maggioli e la sua legittimazione da parte di molte associazioni di categoria, ma anche un momento di discussione assembleare che vuole cominciare a delineare un modello economico “altro” per la nostra provincia.

Invitiamo tutti i rappresentanti del mondo politico, economico, istituzionale, sociale e i singoli cittadini a sottoscrivere il presente appello, a partecipare al presidio/assemblea del 28 marzo e alle altre iniziative che saranno promosse nelle prossime settimane.

COORDINAMENTO PER UN’ALTRA ECONOMIA RIMINESE

Per adesioni:

[email protected]