Fonte: Il Mattino di di Padova 29.03.2009

Trent’anni dopo torna il 7 aprile E Toni Negri arriva con la figlia

29 / 3 / 2009

Il 7 aprile ha trent’anni e torna in piazza a Padova. Anzi a teatro, in libreria e a dibattito. Con la famiglia Negri (papà Toni e figlia Anna), ospiti d’onore. Ché sono passati sei lustri, è arrivato il momento di riparlarne pubblicamente, hanno pensato quelli che restano, del 7 aprile. E infatti lo faranno, alla grande. Con tre serate organizzate da Radio Sherwood e dintorni: un’esposizione di fotografie di Tano d’Amico e la presentazione del libro autobiografico di Anna, figlia di Toni Negri; con la lettura teatrale di «Settanta», lavoro firmato da Raffaella Battaglini e Toni Negri, e infine con la presentazione di un testo («Processo 7 aprile». Sottotitolo: «Padova 30 anni dopo. Voci della città degna») che raccoglie scritti di molti ex imputati del 7 aprile ma anche di magistrati, avvocati e docenti, che ragionano su Padova «città che ancora vuole produrre mostri, dove ancora si vogliono fare solo le liste dei cattivi», spiega Marco Rigamo. Riferendosi, anche, al libro dato alle stampe lo scorso anno da Alessandro Naccarato che ripropone e riafferma il famoso teorema di Pietro Calogero (titolo del best seller in questione: «Violenze, eversione e terrorismo del partito armato a Padova. Le sentenze contro Potere Operaio, Autonomia operaia organizzata e Collettivi politici veneti»).
A beneficio dei molti ai quali per motivi anagrafici la data del 7 aprile non smuove manco un refolo di memoria, i 30 anni sono quelli passati dall’inchiesta su Autonomia operaia che portò 134 imputati a processo e una quarantina (solo i padovani) in carcere in base al «teorema Calogero» secondo cui eversione e terrorismo di sinistra in Italia erano manovrati da un’unica organizzazione chiamata Autonomia operaia organizzata, che respirava in perfetta simbiosi con le Brigate Rosse.
La 3 giorni per i 30 anni inizia il 3 aprile quando Radio Sherwood in vicolo Pontecorvo ospiterà la mostra di immagini (in tema, va da sé) scattate da Tano D’Amico, fotoreporter indipendente che ha testimoniato molta parte delle lotte studentesche, delle donne, dei senza casa, dei sottoproletari dal 1970 ad oggi; poi toccherà ad Anna Negri, figlia di Toni, 42 anni, che presenterà il suo libro «Con un piede impigliato nella storia» (Feltrinelli).
Il 6 aprile, nella sala del Ruzante in riviera Tito Livio alle 21, lettura scenica di «Settanta», testo teatrale scritto da Toni Negri e Raffaella Battaglini, pubblicato nel 2007 da DeriveApprodi. Padovana, da anni trasferitasi a Roma, Battaglini ha scritto numerosi testi per il teatro tra cui «Conversazioni per passare la notte», «L’ospite d’onore», «Caligola», «L’anniversario», che hanno vinto un bel tot di premi di drammaturgia e che sono andati in scena nei principali teatri italiani. A Roma dal 2001 fa parte del Gruppo Teatro Civile.
«Settanta» è nato da un casuale, ma forse neanche tanto, incrocio di sguardi: «Era il 2005, ero a cena con Toni Negri dopo una sua conferenza quando qualcuno dei commensali ha cominciato a fargli domande sugli anni Settanta, alcune al solito un po’ provocatorie e che dimostravano una completa ignoranza dei fatti. Io e Toni ci siamo guardati - racconta Raffaella Battaglini - e lui mi ha detto: sarebbe bello, non credi, scrivere un testo teatrale su queste cose. Io gli ho risposto che mi pareva molto difficile». E invece il progetto è partito: «Abbiamo cominciato a lavorare sul testo: partendo da noi, dalla situazione reale di due che hanno vissuto quel periodo e si rincontrano dopo molti anni, nel luogo dove tutto è accaduto e che entrambi hanno lasciato. E’ così che il testo si è strutturato su due piani temporali: il presente dell’incontro e il passato, il tempo della rivolta e delle lotte». A interpretare il testo saranno il padovano Giancarlo Previati con Alvia Reale ed altri cinque attori. In sala sia Battaglini che Toni Negri.
Il giorno dopo, il 7 aprile dei 30 anni dopo, in sala Anziani di palazzo Moroni, è previsto un dibattito attorno a «Processo 7 aprile» pubblicato da Manifesto Libri, che raccoglie i ragionamenti di una moltitudine di interpreti e protagonisti, a vario titolo, di quel periodo: dagli ex imputati a Massimo Cacciari, Gianfranco Bettin, Palombarini, Mosconi, Spano, tra i molti altri. Libro che è stato curato da Luca Casarini, Wilma Mazza, Marco Rigamo, Marzio Sturaro e Giuseppe Zambon. Molti degli autori del libro, Negri compreso, parteciperanno al dibattito.

Vedi anche:
"Padova trent’anni dopo - processo 7 aprile - voci della città degna". Tutti i materiali multimediali della tre giorni di iniziative