Comunicato stampa e articolo dalla Tribuna Treviso 15.10.2012

Treviso - Agguato al Bastione da parte della estrema destra: studenti pestati

Aggressione a sassate. Sotto accusa l’estrema destra. Il questore: violenza becera

15 / 10 / 2012

Nella notte tra Sabato e Domenica, intorno alle 5.30, all’esterno del Bastione Camuzzi occupato da oltre 300 studenti venerdì mattina, una decina di forza nuovisti trevigiani hanno aggredito un ragazzo lanciandogli vigliaccamente un sampietrino mentre era girato di spalle e si accingeva a prendere la bicicletta per andarsene a casa. Il ragazzo è stato ferito all’orecchio mentre l’intervento degli altri occupanti ha permesso di respingere i fascisti.

I fascisti erano all’incirca 8, armati di cinghie e quasi tutti col volto coperto.

Si tratta di un episodio molto grave, portato a termine ancora una volta dal solito gruppetto di fascistelli locali che evidentemente continuano a girare indisturbati e protetti: e ancora una volta infatti il Questore di Treviso ha dichiarato che si tratta solo di una guerra tra bande mettendo sullo stesso piano aggressori ed aggrediti!

Non lasceremo che questa aggressione crei un clima di paura, non permetteremo che si oscuri la ricchezza, la gioia, la creatività e la voglia di cambiare che in questi giorni centinaia di giovani trevigiani hanno dimostrato, dal corteo studentesco, all’occupazione del Bastione Camuzzi con tutte le attività svolte al suo interno.

Questa città ha bisogno di vero ANTIFASCISMO, non si può più continuare a vivere in un clima di tensione che sfocia in vili agguati di stampo neofascista, è giunta l’ora di dire BASTA!

TREVISO E' ANTIFASCISTA!

Coordinamento Studentesco

Articolo dalla Tribuna di Treviso del 15.10.2012:

"Agguato al Bastione: studenti pestati
Prima l’aggressione a sassate, poi la maxi rissa alla stazione. Sotto accusa l’estrema destra. Il questore: violenza becera

L’hanno aggredito in piena notte, colpendolo con una sassata da distante. Otto contro uno. Poi, quando hanno visto che fuggiva sanguinate alla ricerca di aiuto, si sono allontanati per aspettare il contrattacco armati – pare – di bastoni e cinghie. Dieci minuti di vera immotivata violenza, consumatisi poco prima delle sei del mattino nei pressi del piazzale della stazione delle corriere di Treviso.

Un nuovo, gravissimo episodio, ascrivibile quasi certamente alla sfida tra estrema destra e sinistra giovanile. Un nuovo, brutto capitolo di violenza urbana che ha per teatro la zona rossa di via Roma. Tutto è avvenuto alle 5.45 del mattino. Davide Pittino aveva partecipato alla festa conclusiva dell’occupazione (pacifica e «pulita») dell’ex Bastione Camuzzi, messa in atto da venerdì a ieri dal collettivo Ztl, il movimento giovanile impegnato da tempo nella valorizzazione degli spazio pubblici. Stava per rientrare a casa. Era uscito dal Bastione e stava recuperando la bicicletta legata ad un palo quando è stato aggredito alle spalle dalla sassata che l’ha tramortito ferendolo all’orecchio. «È stato un colpo violentissimo» racconta, «poi mi sono girato sentendo delle voci che mi chiedevano se ero uno di loro... e dov’erano gli altri». Davanti a lui un folto gruppo di ragazzi, alcuni con il volto travisato, altri nascosti dalla controluce. Forse una decina. Luca è scappato. Ha risalito la rampa e chiesto aiuto ai ragazzi del Collettivo e a chi era lì per sostenere l’occupazione. Sono andati a soccorrerlo in cinque, forse più. «Abbiamo visto quei ragazzi che si allontanavano e li abbiamo seguiti». Cinquanta metri dopo, nel mezzo del piazzale della stazione delle corriere, i due gruppi si sono affrontati e ne è nata una maxi rissa a suon di pugni, calci e non solo. Le ferite riportate da alcuni di loro fanno pensare a colpi di cinghia e bastone. E pure le testimonianze. «Brandivano qualcosa, non so bene dire cosa» racconta un altro ragazzo del coordinamento, «e si sentivano chiaramente i suoni delle frustate».

Lo scontro è stato violento poi, quando in distanza hanno cominciato a risuonare le sirene della polizia, si è sciolto. Gli aggressori sono scappati verso Ponte San Martino e si sono dileguati. Gli altri sono rimati lì e mentre alcuni accompagnavano Luca in ospedale chi era rimasto riferiva l’accaduto agli agenti delle volanti e della Digos che ora seguono il caso. A terra, sporco di sangue, il cubetto di porfido usato nell’aggressione. Nei filmati delle videocamere del centro invece le ombre in fuga. Durissimo il questore: «C’è stato uno scontro tra bande, è un fatto gravissimo e inaccettabile. Non faremo sconti a nessuno, non è una questione ideologica ma di violenza becera». Nel frattempo gli occupanti sono stati diffidati dal rimanere. Stamattina, chi sarà ancora all’interno, della Camuzzi, verrà sgomberato"

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