Il giorno 11 Luglio si chiude il bando di gara sul Bocciodromo di Vicenza. Il centro sociale chiama tutt* in piazza Castello lunedì 8 Luglio alle 21, per dire che quest' esperienza deve continuare, qualsiasi sia il risultato del bando! Di seguito l'appello in difesa dello spazio firmato da più di 700 persone.
Io difendo il Bocciodromo
Difendiamo l'esperienza del Centro Sociale Bocciodoromo che in
questi anni ha saputo portare in città una voce critica libera, indipendente e
spesso in aperto conflitto con le scelte delle amministrazioni locali, passate
e presenti.
Una comunità locale dovrebbe dare spazio e voce a tutte le realtà che si
riconoscono nella democrazia e nell’antifascismo e che hanno al proprio centro
la valorizzazione dei luoghi e l’inclusione delle persone. Tra le altre, a
Vicenza il Bocciodromo ha rappresentato, negli anni, uno spazio di confronto,
arricchimento culturale, attività sportiva e molto altro per migliaia di
vicentini.
Nonostante ciò, l’Amministrazione Comunale ha scelto di non confrontarsi con
questa esperienza e spera di cancellarla con un bando, senza tenere conto dei
nove anni di attività e delle relazioni sociali che si sono sviluppate nel
territorio.
Il Bocciodromo è possibile grazie al recupero di uno stabile in rovina a spese
di centinaia di vicentini. Ma, soprattutto, è uno spazio che vive ogni giorno
grazie all'impegno volontario di tante persone che vogliono sviluppare, dal
basso, un modello inclusivo aperto, solidale e partecipato di socialità.
Un governo, che sia locale o nazionale, non ha mai il compito di zittire le
voci fuori dal coro, ma casomai di garantirne la libera espressione. Ecco
perché le scelte che hanno a che fare con il futuro di quello stabile non
possono essere racchiuse in tecnicismi, forme giuridiche e strani punteggi
elencati in un bando, ma devono essere affrontate attraverso la discussione
politica. È o non è, la ricchezza sociale espressa in questi anni dalle realtà
che hanno animato il Bocciodromo, un patrimonio per la città di Vicenza?
Proprio per queste ragioni pensiamo che il Bocciodromo non possa essere
cancellato da un bando tecnico; quest'esperienza deve continuare in via Rossi
198, qualunque sia l'esito della gara. La posta in gioco non sono le mura, ma
il sogno di uno spazio di confronto critico e democratico in una città che
vogliamo libera, antirazzista e solidale.
Vedi qui la lista completa e aggiornata delle firme.