Nella notte tra il 29 e il 30 sono continuate in maniera frammentata, per le difficolta' di incontrarsi tutti insieme vista l'impossibilita' di avere spazi a disposizione per farlo, le discussioni intorno al convoglio di un centinaio di persone autorizzato dal governo Egiziano.
Le discussioni della nottata si sono basate sulle diverse valutazioni da dare alla concessione del convoglio qualificato come umanitario dal Governo e se l'accettazione di questa proposta significasse compomettere il senso della Marcia.
Questa discussione ha portato al fatto che alla partenza del convoglio una parte degli stessi organizzatori, che l'avevano coordinato, lasciassero ai singoli partecipanti la decisione di partire o meno. Dopo accanite discussioni sono partite una sessantina di persone con parte del materiale per la popolazione civile di Gaza mentre e' ripresa la discussione su come continuare le mobilitazioni.
Per continuare con la cronaca sono apparse anche alcune dichiarazioni del Governo egiziano che motivavano la scelta di concedere solo un centinaio di permessi d'entrata a Gaza, cercando di dividere gli attivisti della Marcia tra buoni e cattivi ovvero ostili al Governo egiziano.
Mentre scriviamo si sta cercando di costruire una scelta quanto piu' partecipata e condivisa su come mobilitarsi nella giornata di domani che avrebbe dovuto vedere la Gaza Freedom March manifestare nella Striscia con la popolazione civile palestinese. e su come continuare a denunciare la chiusura dei valichi.