Venezuela - Al voto: candidati e cittadini puntano tutto sui social media

25 / 9 / 2010

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TRADUZIONI DI E. INTRA E P. D'ORAZIO
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Domenica 26 settembre i venezuelani andranno alle urne per la tredicesima volta durante gli undici anni del governo del Presidente Hugo Chávez. Queste elezioni rinnoveranno l'intera Assemblea nazionale, quella che un tempo era il Parlamento e che ora è un organo legislativo unicamerale. I venezuelani eleggeranno 165 deputati per l'Assemblea e 12 deputati per il Parlamento latino-americano; gli eletti resteranno in carica per il periodo 2011-2015. In sostanza, le elezioni saranno un'anteprima delle presidenziali del 2012, e Twitter è stato uno degli strumenti più usati durante la campagna. Va notato che il Venezuela è il terzo Paese al mondo per numero di utenti Twitter, e l'arrivo in Rete del presidente Chávez alla fine di aprile ne ha incrementato l'utilizzo del 4,8%, mentre l'account @chavezcandanga ora viene seguito da oltre 800mila persone, sia tra i suoi sostenitori che tra l'opposizione. Jhonny (@jhgra) scrive su Twitter:
@chavezcandanga ya tiene 819 mil 543 seguidores en Twitter” y la mayoria de la oposicion para saber que dice asi que xd.
@chavezcandanga ora ha 819 mila 543 'seguidores en Twitter' e molti di loro sono dell'opposizione, così possono seguire quanto dice.
Sia l'attuale coalizione al governo che il fronte opposto ono consapevoli del potere di questo strumento; infatti 105 candidati all'Assemblea dispongono di un account Twitter, e lo hanno usato frequentemente per la campagna. La candidata d'opposizione María Corina Machado (@MariaCorina2010) ha criticato l'attuale Assemblea Nazionale con questo tweet:
Esta es la misma AN q hace unos años creo la Comision para investigar la muerte d mascotas; pero no investiga 16mil muertes d vzlans en 2009.
Questa è la stessa Assemblea nazionale che alcuni anni fa ha creato una Commissione per indagare sulla morte degli animali domestici, ma non ha indagato sulla morte di 16mila venezuelani nel 2009.

Maria Corina
Pagina Twitter della candidata Maria Corina

Il candidato pro-Chavez, Freddy Bernal (@FreddyBernal) rilancia il sostegno per il presidente:
No claudicaremos ante el imperio ni ante la apatrida burguesía. Cmdte Chavez en la AN
Noi non cederemo all'impero, né alla borghesia antipatriottica. Comandante Chávez dell'Assemblea Nazionale.
Al pari dei candidati, i cittadini che sono a favore del partito al potere o dell'opposizione condividono - tra le altre cose - il loro punto di vista sulla situazione del Paese, l'attesa per il voto e le affinità con i rispettivi candidati. Juan Carlos Alvarado (@juanc_34) sostiene il suo candidato:
Vean hoy por el canal i , al compatriota @freddybernal, dando claras respuestas y defendiendo a nuestro proceso socialista y humanista.
Oggi guardate il canale i, il nostro connazionale @freddybernal, fornirà risposte chiare e difenderà il nostro processo socialista e umanista.
Anche Omar Castejon (@castejon1) invia un messaggio a Freddy Bernal:
@FreddyBernal Camarada Freddy no se deje apabuyar por los dos periodistas de Televen, PATRIA SOCIALISTA! O MUERTE! VENCEREMOS CAMARADA!!!!!
@FreddyBernal Compagno Freddy non lasciare che il giornalista di Televen ti confonda, PAESE SOCIALISTA! O MORTE! VINCEREMO COMPAGNO!
José Leonardo Hill (@joselhill) incalza:
Hay q ganar las elecciones,para legitimar el avance Revolucionario del socialismo,en Venezuela y en el mundo entero.@PartidoPSUV
Dobbiamo vincere le elezioni, per legittimare l'avanzata rivoluzionaria del socialismo, in Venezuela e nel mondo intero. @PartidoPSUV

Omar Castejon
Account Twitter del sostenitore di Chávez, Omar Castejon (@castejon1)

D'altra parte i tweet da parte dell'opposizione mostrano una grande preoccupazione per il sistema democratico, e in molti casi sottolineano le analogie con il modello cubano. Chiede Ana (@anabelland), che conta oltre 5000 'follower':
¿Democracia?, ¿tienes idea de qué es? RT @Reporte360: Chávez: "Aquí hemos llegado para no irnos más" http://bit.ly/bnGicV
Democrazia? Avete idea di cosa si tratti? RT @Reporte360: Chávez: "Siamo arrivati qui per non andarcene mai" http://bit.ly/bnGicV
Jacqueline González (@jacogori) esorta a votare e prende Cuba come esempio, citando la candidata dell'opposizione, Maria Corina Machado:
A votar! RT @globovision Corina Machado: "Vamos a escoger entre el Comunismo a la cubana, o democracia a la venezolana" http://bit.ly/aX0yth
Votate! RT @globovision Corina Machado: "Stiamo per scegliere tra il comunismo stile cubano, o la democrazia venezuelana" http://bit.ly/aX0yth
La Resistencia (@Resistenciavzla) rilancia la citazione di un saggista e poeta venezuelano:
RT @ftapia: Rafael Cadenas: las democracias son siempre corregibles, las dictaduras son siempre empeorables vota el #26S #MUD #Venezuela
RT @ftapia: Rafael Cadenas: le democrazie possono mostrarsi sempre corrette, le dittature invece peggiorano sempre, votate #26S #MUD #Venezuela
Luis Vicente León (@luisvicenteleon), Presidente di Datanálisis - una delle agenzie di sondaggi più rispettate nel Paese - ha previsto che i risultati delle elezioni si decideranno per un soffio, il 52% ai candidati pro-Chávez e il 48% all'opposizione. In Venezuela ai media e ai giornalisti non è permesso rivelare su Twitter alcun dato ufficiale sui risultati elettorali. Di conseguenza, il 26 settembre i cittadini avranno il potere di fornire informazioni dirette con soli 140 caratteri.

Sono inoltre parecchi i cittadini  che vanno creando e remixando video su YouTube, soprattutto per invitare a recarsi alle urne. Los Hermanos Electorales hanno creato una serie di quattro video, utilizzando delle basi musicali e inscenando alcune situazioni di vita quotidiana, per sottolineare l'importanza del voto come mezzo per esprimere una scelta su temi importanti come violenza, libertà di espressione, economia e scarsità di cibo. Il loro ultimo video tratta dei temi dell'insicurezza, aggressioni, rapine e sequestri, temi caldi che ultimamente stanno letteralmente affliggendo i venezuelani. Utilizzando una base reggaeton dal ritmo particolarmente orecchiabile e ragazze che ballano in maniera sexy, cercano di trasmettere il messaggio che andare a votare è importante per migliorare la situazione attuale del Paese. Il video dei Quetelleva2010 riprende in maniera più tetra il tema dell'insicurezza. Il protagonista è la vittima di un sequestro che viene terrorizzato per una notte intera e condotto in giro per la città per cercare di [estorcergli più denaro possibile] svuotando il suo conto in banca; quando viene abbandonato di fronte al seggio elettorale, scatta la domanda allo spettatore: “se l'insicurezza non ti porta a votare, cos'altro ti serve?” Voto Giovane ha impostato una campagna elettorale diversa, sostenendo che a prescidere dalla propria posizione, a favore o in opposizione al governo, il voto è necessario. Per questo elenca 26 ragioni per andare a votare il 26: Il video seguente chiede ai venezuelani di interrogarsi sul loro voto, se sarà utile o andrà perso, ricorrendo a un gioco di parole con i termini spagnoli votar, “votare”, e botar, “gettar via”: Altri filmati, come quello che intitolato Ragioni per votare in Venezuela, appoggiano particolari gruppi di candidati. Ad esempio, il video seguente sostiene l'Alternativa Democratica, che chiede agli elettori di fare in modo che il Venezuela possa continuare a seguire l'esempio di Cuba. Non ci sono solamente video originali, molti si sono cimentati anche nel remixarne altri già esistenti, come ad esempio questo ri-adattato dalla registrazione di una campagna elettorale negli Stati Uniti. L'audio è quello della registrazione originale, mentre i sottotitoli rispecchiano la realtà venezuelana: non invita le persone a iscriversi [nei registri elettorali] bensì ad informarsi prima di recarsi alle urne, indirizzandoli sul blog Cartelera Electoral.

Con queste campagne di sensibilizzazione si cerca di limitare l'astensionismo tra i giovani, che sono i principali consumatori dei media online: secondo questo video, nelle passate elezioni parlamentari del 2000, non si è recato alle urne il 7

Tratto da:

5% dei giovani che avevano diritto al voto. Si spera che quest'anno la percentuale sia molto, molto più bassa.