Giovedì24 novembre alle ore 18:30 il Laboratorio Morion - casa dei beni comuni, e la libreria Marco Polo, presentano "E le chiamano navi" di Silvio Testa (Corte del Fontego Editore
Il libro è un lavoro di ricerca e studio preciso e avvincente sull'impatto delle grandi navi da crociera che, sempre più numerose, solcano la laguna anche a pochi metri da piazza San Marco costituendo un pericolo per la salute della città e dei suoi abitanti.
Il libro è una risposta documentata ed esaustiva alla continua propaganda che viene fatta in città a favore delle grandi navi.
Programma:
Ore 18:30 presentazione del libro "E le chiamano navi". a seguire dibattito con l'autore, il giornalista Silvio Testa
Ore 20:00 cucina @ base di piatti biologici
Morion casa dei beni comuni, San Francesco della vigna - Castello - Venezia
per info: [email protected]; [email protected]
l'incipit del libro:
«Immensi scatoloni galleggianti passano per il Bacino di San Marco: sono bianchi, li chiamano navi, e in effetti lo dovrebero essere, ma delle splendide navi di un tempo - il Rex, il Conte di Savoia, l'Andrea Doria, la Cristoforo Colombo - hanno solo la funzione di portare passeggeri, tanti, il più possibile. Queste navi non hanno né raffinatezza né buon gusto, sono ispirate ai casinò di Las Vegas, a bordo mantengono quel che promettono: una vacanza da villaggio turistico, scandita da spettacoli di stampo nazionalpopolare scimmiottati dalla tv e dai giochi degli animatori che riempiono le giornate degli ospiti in sandali e pantaloni corti, olezzanti di creme solari. Croceristi che sono parte di quei forse 30 e più milioni di visitatori all'anno che soffocano Venezia trasformandola sempre più velocemente nella cartolina kitch di se stessa, perché la Stazione Marittima, ormai, è una delle principali porte d'entrata di quel turismo "mordi e fuggi" che solo a parole le autorità dicono di voler constrare..."» [mie le evidenziazioni in neretto, (*) N.d.r]
(*) http://lucioangelini.splinder.com/tag/silvio+testa