Mattinata di scontri e tensioni oggi
davanti alla sede del Consiglio Provinciale di Napoli in Piazza Santa
Maria la Nova. Dopo lo sgombero forzato dell’occupazione dell’aula
avvenuto ieri sera, stamane i cittadini dei comitati antidiscarica di
Chiaiano sono tornati davanti alla sede della Provincia per impedire il
consiglio convocato alle 14. I manifestanti chiedono una chiusura rapida
della discarica di Cava del Poligono rispetto alla quale, proprio oggi,
la Procura ha annunciato di aver aperto un nuovo fascicolo di inchiesta
sulla messa in sicurezza che avrebbe mascherato un’ampliamento. Nuovi
indagati e cittadini ancora più convinti delle proprie ragioni.
La Provincia di Napoli non ha nessuna legittimità ad affrontare la
questione rifiuti questo è un covo di inquisiti che ha dimostrato
assoluta incapacità di dare indirizzo sulla gestione della vicenda
rifiuti.
La nuova inchiesta della Procura non fa altro che ribadire le nostre
ragioni, Cava del Poligono va chiusa entro l’anno ed ovviamente non
faremo mai un passo indietro rispetto all’ipotesi di nuove discariche
sul territorio.
I comitati di Chiaiano e la Rete Commons da sempre sono schierati per un
piano alternativo dei rifiuti con trattamento a freddo, differenziata e
compostaggio il solo che può ottenere il benestare per lo sblocco dei
fondi europei. La giunta di Cesaro continua a parlare di nuove
discariche e nuovi inceneritori mentre la strada presa a Napoli va in
direzione opposta. Non ammettiamo che a 150 metri dall’attuale discarica
di Chiaiano, la Provincia pensi di costruire una nuova discarica che
ricadrebbe però nel comune di Marano.
La tensione è salita alle stella all
notizia dell’arrivo di Cesaro intorno alle 13:00. Fino a quel momento i
manifestanti, alcune centinaia, avevano fatto un muro umano davanti
all’ingresso della sala del consiglio impedendo ai consiglieri di poter
entrare. La notizia dell’arrivo del Presidente ha portato i manifestanti
a concentrarsi alle loro spalle in prossimità del blocco dei
carabinieri. Dopo qualche spintone è partita una carica di
alleggerimento che ha causato 4 contusi tra i manifestanti colpiti alle
braccia ed alla testa dalle manganellate dei carabinieri. Da parte dei
manifestanti c’e’ stato un fitto lancio di uova verso l’ingresso della
sala del consiglio.
La calma è tronata solo intorno alle 14 quando i manifestanti hanno
accettato un incontro con i capigruppo che è terminato alle 16. Il
consiglio, previsto per le 14 è cominciato con notevole ritardo.
All’esito dell’incontro è stata fissata per lunedi’ 7 novembre alle 16
una riunione tra le parti per fissare un consiglio monotematico sulla
questione Chiaiano per discutere della chiusura della discarica.
Al presidio anche il consigliere comunale di Napoli è Tua Pietro Rinaldi che aveva già attaccato l’amministrazione Cesaro.
E’ slittata alla prossima settimana invece l’insediamento della
commissione di inchiesta promossa dal Comune di Napoli sulla discarica
di Chiaiano. E’ il terzo rinvio. Siamo stanchi di equilibrismi politici
sulla vicenda Chiaiano da parte del Comune di Napoli l’area nord di
Napoli non può attendere ancora. Ci auguriamo che così come già deciso
dal consiglio, maggioranza e opposizione mercoledi’ permettano alla
commissione di insediarsi, altrimenti dovremo spostare anche sul
consiglio comunale la nostra pressione.
Rete Commons
Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano.