La democrazia dell’acqua sommerge il Consiglio Comunale di Trento

28 / 2 / 2012

Oggi, 28 febbraio  intorno alle 18,30, cittadine e cittadini attivisti dell'acqua hanno occupato il Comune di Trento interrompendo per alcuni minuti i lavori della giunta comunale.

“Il nostro voto va rispettato! Acqua Bene comune” c’era scritto nello striscione aperto nella sala consiliare davanti alle forze politiche municipali e al Sindaco Andreatta.

Come promesso i militanti si sono fatti sentire, pacificamente determinati, per attirare la distratta attenzione della Giunta sull’ordine del giorno presentato dai consiglieri Porta di Rifondazione e Coppola dei Verdi – frutto dell’eleborazione dei movimenti cittadini –  sul riassetto del servizio idrico provinciale che dovrebbe essere gestito attraverso un’azienda speciale di diritto pubblico - Referendum di giugno docet -  proposta del tutto in antitesi alla Spa a capitale pubblico voluta dalla Provincia e sollecitata in questi giorni ai Comuni trentini. Gli attivisti hanno inoltre sottolineato che dietro l'operazione per riacquisire l’acquedotto della città di Trento c'è una vera e propria speculazione da parte di Dolomiti Energia che ne ricaverebbe ben 42 milioni di euro a danno della collettività.

Dopo un breve colloquio con il Sindaco Andreatta il movimento dell’Acqua ha ottenuto di discutere la questione domani alle 17. E anche sta volta al cospetto del Sindaco le militanti e i militanti saranno numerosi a far intendere le ragioni dei beni comuni e del referendum sull’acqua.

Poi le forze sociali sono state ricevute dai consiglieri capigruppo, Scalfi del Pd, Giugni ex Idv ora nel gruppo indipendente, Micheli dell’UPT, Armellini della Patt, Maestranzi di Leali del Trentino, oltre ovviamente a Porta e Coppola. I consiglieri si sono detti disponibili a rimettere la “brocca d’acqua sul tavolo” e a confrontarsi nel merito sull’Odg proposto dai movimenti.

A chi ha storto un po’ il naso per l’irruzione chiassosa al consiglio comunale, le cittadine e i cittadini trentini hanno loro risposto che tanta è stata la sordità delle forze politiche locali nei confronti dell’esito referendario, che un po’di movimento e di rumore è solo il sale della democrazia.

Ordine del Giorno: Per un modello di gestione dei servizi idrici e di igiene urbana scorporato da Dolomiti Energia SpA

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