Marghera - iniziativa di ASC davanti al Municipio

ASC Venezia-Mestre-Marghera torna nel sabato del mercato in piazza a mostrare il degrado di Ater

1 / 2 / 2014

Questa mattina gli attivisti dell'Assemblea Sociale per la Casa hanno dato vita ad un'iniziativa davanti al Municipio di Marghera per riaprire una discussione sulle politiche abitative, ridando il giusto peso a quella che in questa settimana stava passando come un problema di ordine pubblico invece di essere trattato come un tema sociale da affrontare. 

il presidente della municipalità di Marghera Dal Corso si è riservato di fissare nella settimana succesiva un incontro assieme al delegato casa Silotto per discutere delle politiche abitative su Marghera, sulla vita dei quartieri e sulla necessità di trovare soluzioni ad una situazione che oggi Asc descrive come emergenziale.

Qui sotto riportiamo il comunicato distribuito oggi in Piazza Mercato:

Conosci bene Marghera? E la vita del tuo quartiere? E la situazione abitativa della tua città? Hai problemi per quanto riguarda il diritto all'abitare? Ecco alcune delle tante domande e discussioni che vorremmo affrontare, dei nodi che vorremmo sciogliere, dei problemi che vorremmo risolvere.

La casa e il diritto all'abitare sono tra le principali emergenze con cui ci misuriamo ogni giorno. Basta aprire il giornale e ci si accorge di come la casa e tutte le problematiche che ne derivano siano all'ordine del giorno. Impossibilità di pagare affitti stratosferici, sfratti, mala gestione del patrimonio pubblico abitativo e la questione degli allacciamenti dell'acqua nelle case occupate, occupano centinaia di caratteri sui quotidiani locali.

Basti pensare che da Gennaio 2014 saranno eseguiti oltre 50 sfratti solamente a Mestre; famiglie che hanno perso il lavoro e non riescono a pagare l'affitto e che rischiano di finire in strada, mentre le politiche abitative non funzionano, con graduatorie infinite per avere accesso a case del patrimonio pubblico lasciate vuote per anni, al degrado, senza che nessuno s'interroghi su una soluzione che riesca a far fronte alle situazioni emergenziali. Dobbiamo essere solidali con le persone che vivono nei nostri quartieri e affrontano questa situazione, ottenendo immediatamente una moratoria sugli sfratti come primo passo per una discussione reale sull'emergenza abitativa.

A Gennaio 2014, a quattro mesi dall'inchiesta che ha portato all'arresto dell'ex presidente di Ater, assistiamo ancora ad un dibattito assurdo che mette in secondo piano le malefatte compiute per anni dall' Ater, mentre invece criminalizza chi, per necessità impellenti, decide di auto-assegnarsi immobili pubblici e auto-recuperare appartamenti distrutti per viverci assieme ai propri figli. E' ora di rivedere i parametri delle graduatorie che portano all'assegnazione degli appartamenti pubblici. E' arrivato il momento di essere innovativi, provando a sperimentare nuovi bandi di assegnazione di immobili pubblici distrutti, dove autonomamente è possibile riqualificare appartamenti fuori norma che non potrebbero essere assegnati e rimarrebbero vuoti per sempre, aspettando un improbabile intervento pubblico di ristrutturazione. Non ci vuole un occhio esperto per capire che in questo momento l'edilizia pubblica non spenderà un centesimo per ristrutturare alcunché. Sarebbe giusto invece rimettere in discussione Ater, come ente regionale che ha speculato a favore di pochi, e chiedere la sua immediata chiusura in modo tale da avere una gestione almeno comunale dell'edilizia pubblica, perché sia maggiormente diretta e controllata.

Oggi più che mai è fondamentale riaprire discorsi che puntino alla riqualificazione dei quartieri, ad una socializzazione e ad una ricerca comune di ciò che è nostro e viene abbandonato. É giusto partire dai quartieri e dalle vie attraversate tutti i giorni per riaprire un discorso sul diritto all'abitare.

E' solamente costruendo un percorso condiviso che è possibile dare risposte concrete, svolgendo un'inchiesta sulla malagestione del patrimonio pubblico nella nostra città.

La soluzione dello sfratto, del pignoramento, dell'appello all'utilizzo della forza pubblica non sono vere soluzioni ma travisano una tematica sociale mascherandola come un problema di ordine pubblico.

Noi crediamo e sottolineiamo con forza che il percorso dell'Assemblea sociale per la Casa è un percorso collettivo, comune, aperto e solidale che si muove alla luce del sole, che interviene su questioni legate all'abitare, che reclama diritti, reddito e dignità per tutti e tutte.

Ed è proprio per questo che ad oggi le istituzioni sono in difficoltà, perchè mentre ASC si muove e intacca il tessuto sociale dei quartieri, le istituzioni faticano a dare risposte e si svuotano delle proprie capacità; perchè ASC è un percorso che restituisce e riconquista dal basso ciò che dovrebbe essere dato.

Assemblea Sociale per la Casa

Asc venezia mestre marghera