La notte tra venerdì e sabato scorsi, per le vie del centro di Padova si è consumato un episodio di omofobia ai danni di Marlon e Mattias che stavano passeggiando vicino a Piazza delle Erbe. Un episodio che si inserisce nel clima di odio e violenza reazionaria che sta pervadendo l’intera società I ragazzi hanno deciso di denunciare l’accaduto, che è circolato molto nel mainstream, ma anche di andare oltre la semplice testimonianza e di invitare a una manifestazione contro la violenza omolesbobitransfobia, che si terrà mercoledì 23 settembre, in Piazza delle Erbe a Padova. Per aderire all’appello scrivere ai due ragazzi e seguire le indicazioni nell’evento facebook.
È uscita
sui giornali la notizia dell'aggressione omofoba di venerdì sera in piazza a
Padova. La voglia di non tacere e denunciare i fatti ci ha portato a diffondere
un video con la nostra testimonianza, ma di queste cose è molto difficile
parlare, immaginiamo che se questo è successo a noi può capitare a chiunque,
come è capitato in passato ad altr* di subire aggressioni omofobe e sessiste
mentre si passeggia per le strade.
Crediamo sia giusto denunciare pubblicamente questi atti (anche quando essi
sono solo verbali, ma non meno gravi per questo), ma crediamo non basti
fermarsi alla denuncia.
Proprio perché abbiamo sempre creduto di non poter essere passive comparse
nella vita della città, ma attivi protagonisti nel cambiamento che vogliamo,
non solo per noi stessi, ma per tutt* quell* che vengono discriminat* e
oppress* da quello che riconosciamo come un sistema machista, tossico ed
eteronormato.
Vogliamo vivere le nostre vite libere dalla paura, ma siamo consapevoli di
poterlo fare solo attraverso la costruzione di una cultura diversa, che porti
nelle nostre città iniziative e progetti che includano e valorizzino quelle
differenze meravigliose che ci rendono ciò che siamo.
Oggi ci troviamo ad affrontare un problema che per anni abbiamo nascosto come
polvere sotto il tappeto, riteniamo che questi episodi siano la manifestazione
di un sistema che educa ed abitua all'intolleranza e all'odio nei confronti
delle persone LGBTQIA+.
Un sistema che diffonde e legittima posizioni per cui le persone definite
“diverse” sono una minaccia per la società, con i loro comportamenti e per la
loro stessa identità.
Un sistema per cui degli individui che hanno una relazione non-etero vengono
raccontati come un pericolo per la collettività.
Un sistema che aumenta la tensione sociale descrivendo chiunque come un nemico
da punire ed allontanare.
Questo sistema è un tumore sociale nutrito da chi, ogni giorno, si schiera
contro la visibilità e i diritti delle persone non eterosessuali: partiti come
la Lega e Fratelli d'Italia che fanno di tutto per affossare Leggi contro
l’omofobia, oggi più che necessarie.
Organizzazioni come Forza Nuova, CasaPound, e tutti i soggetti e gli individui
che raccontano la sessualità non etero usando termini odiosi e forzature come
“Lobby gay”, come “gender”, come “perversione”, “malattia mentale”, “nemici
della famiglia tradizionale”.
L’omofobia è una manovra politica sul sangue di persone oppresse.
Quando una società crea un “immaginario” per il quale delle persone che
costruiscono la propria felicità e le proprie relazioni “fuori dalle
consuetudini” vengono proposte come “pericolose”, si sta assistendo ad una
“cancellazione sociale”, ad un allontanamento e ad una più o meno indiretta
istigazione a vero e proprio odio.
Per questo vogliamo invitarvi a costruire con noi un presidio attivo per
mercoledì 23 settembre alle ore 18.00 in Piazza delle Erbe, non solo per
rispondere ad un fatto che riteniamo grave ed odioso, ma soprattutto per
togliere sempre più spazio all'omolesbobitransfobia attraverso l'azione diretta,
la necessità di schierarsi e far schierare tutt* quell* che hanno a cuore la
vivibilità delle nostre città e le iniziative includenti di tutte le
soggettività che subiscono oppressione e discriminazione, siano essi soggetti
migranti, donne, lavoratori e lavoratrici sfruttat* o componenti della comunità
LGBTQIA+.
NON CI STIAMO PIÙ, È IL MOMENTO DI AGIRE!
Invitiamo
chi volesse a sottoscrivere l'appello a contattarci tramite social e ad essere
presente mercoledì in piazza.
Inoltre chiediamo a tutt* di indossare la mascherina e rispettare le regole di
distanziamento fisico, così da prenderci cura insieme della nostra
collettività.