Le ultime due giornate di riapertura del cinema Altino, a nostroavviso, hanno prodotto alcune importanti implicazioni sul piano deldiscorso intorno alla cultura e ai suoi spazi che impongonoaltrettanto importanti riflessioni. Dopo un lungo periodo di silenzio, le istituzioni cittadine sono statocostrette a prendere parola in merito ad un possibile riutilizzodell'Altino: una restituzione di questo spazio alla cultura e allacittà come valida alternativa, certamente più sostenibile in terminieconomici e ambientali, alla costruzione del nuovo Auditorium.
Ed è stato interessante scoprire che diversi soggetti in città, come la FAI (Fondo Ambientale Italiano) hanno dichiarato la loro adesione a questaipotesi (seppure con un mese di ritardo da quando l'abbiamo formulatae promossa). Tuttavia, dentro un'ottica che pensa la cultura e i suoi spazi comebeni comuni, crediamo che l'Altino rappresenti molto di più dellasemplice alternativa all'Auditorium: rappresenta un tentativo disottrarre gli spazi materiali e immateriali di produzione di culturaal monopolio sia della gestione pubblica, che troppo spesso escludetutto ciò che non è canonico o politicamente compatibile, sia dellagestione privata che, orientata da una logica puramente di profitto,finanzia solo ciò che “vende di più”. In questo senso crediamo che #Occuy Altino, come anche la più consolidata esperienza del teatroValle a Roma e le tante altre di questo tipo sparse in tutta Italia, possa indicare, nel suo piccolo, una via d'uscita dalla crisi, perché ci parla di riutilizzo delle risorse presenti sul territorio, direinvenzione di modi di produzione e distribuzione di reddito e quindidi fuori uscita dalla dimensione di sfruttamento e di precarietà tipici del mondo dello spettacolo.
Che parla di accessibilità alla cultura e di costruzione intorno ad essa di nuove forme di socialità. Il successo delle due giornate di riapertura del cinema Altino, l'enorme attraversamento che c'è stato da parte di chi abita questacittà, ci hanno dimostrato che il percorso di #Occupy Altino è tantopercorribile quanto necessario. Ed è un percorso, lo ribadiamo, chevogliamo affrontare con tutti coloro che hanno voglia di mettersi ingioco per reinventare gli spazi e i modi di produzione e fruizione dicultura.
Per questo motivo invitiamo tutti a partecipare all'assemblea pubblicache si terrà mercoledì 4 aprile presso l'aula studio Vetrina 2.0 alleore 18:00, in piazza Capitaniato, per costruire insieme l'atto terzo di #Occupy Altino.