Pisa - Cronaca della giornata dopo lo sgombero del Laboratorio Tijuana

25 / 5 / 2010

Stamani, all'alba, è stato sgomberato il Laboratorio Occupato Tijuana, dopo appena sei giorni di vita. Giorni intensissimi che non fanno rimpiangere nulla. Abbiamo deciso di non opporre resisenza durante lo sgombero, perchè le nostre risposte vivono alla luce del sole, la nostra resistenza è e sara pubblica. Uno sgombero notturno è un atto di viltà, ma la giornata di oggi, ancora lontana dalla sua conclusione politica, ci ha dato la possibilità di mettere in evidenza un dato che fino a poco tempo fa era solo un'analisi: l'università in crisi (e ci riferiamo all'università in quanto proprietaria dello stabile occupato) non sa trovare soluzioni politiche e traduce ogni problema in una questione di ordine pubblico. Di seguito la cronaca della giornata e i comunicati usciti stamattina.

Cronaca della giornata:

h 9.00 - davanti a palazzo mastiani cresce il presidio in solidarietà al progetto. Lo scheramento delle forze dell'ordine è imponente e ingiustificato e crea forte imbarazzo fra i passanti. Sorprende la solidarietà dei negozianti e dei vicini, dato non scontato per un'occupazione nella vetrina della città.

Su palazzo mastiani viene appeso uno striscione che recita “

h 10.30 - Il presidio, ora composto da circa settanta persone parte verso il rettorato, dove si tiene il cda. Nessun punto all'ordine del giorno riguarda lo sgombero: nessuno negli organi accademici era stato informato della decisione. Chi prende le decisioni? Nel tragitto si blocca il traffico a più riprese e continua un volantinaggio massiccio.

h 11.00 – il rettorato è presidiato da decine di agenti, un consigliere di amministrazione ha deciso di non partecipare alla seduta, non accettando il clima di militarizzazione. Viene esposto uno striscione che recita “ il vostro silenzio uccide una generazione”. Il presidio blocca il traffico e chiede un interlocuzione con i rappresentanti dell'università. Si verificano tafferugli, ma tutti i presidianti restano con le mani alzate e non cedono alle provocazioni.

h 11.30 – finalmente esce dal rettorato il prorettore agli studenti Baggiani, si ha un dialogo serrato, in cui emerge chiara la responsabilità personale del prorettore che ha evidentemente chiesto lo sgombero prima che qualsiasi discussione fosse approdata negli organi accademici.

h 12.30 – continua il corteo per le vie della città, fino alla mensa universitaria, dove è in corso un presidio.

Tijuana Project


Alcune foto della giornata