ALLARME ROSSO! PERICOLO DI SGOMBERO PER L'EX COLORIFICIO LIBERATO
Convocazione assemblea pubblica cittadina il 4 Aprile
L'Ex
Colorificio Liberato, l'esperienza politica promossa dal Municipio dei
Beni Comuni, nonostante si appresti a compiere i suoi primi sei mesi di
vita è sotto minaccia di sgombero e negli ultimi giorni la possibilità
si sta sempre più concretizzando. La proprietà attraverso una lettera ha
reso pubblica la volontà di chiedere al magistrato una celere procedura
di sequestro degli immobili affinché venga tutelato il possesso della
proprietà da parte della multinazionale J-Colors.
Abbiamo
liberato l'Ex-Colorificio dall'incuria e ne garantiamo oggi un uso
sociale e pubblico nel segno di un percorso pienamente democratico e
pacifico, e non comprendiamo come i titolari della proprietà
rivendichino il possesso di un'area da anni abbandonata senza dichiarare
pubblicamente le motivazioni che spingono a questa scelta. C'è forse
l'intenzione di far ripartire la produzione creando nuovi posti di
lavoro? La storia di quella fabbrica fino ad oggi ci parla di ben altre
intenzioni come il carteggio che fino ad ora c'è stato fra i titolari
della proprietà e la cittadinanza che ha fatto rivivere quegli spazi.
Sappiamo infatti che un eventuale sgombero lascerebbe ancora una volta
quei locali chiusi ed abbandonati..
La lettera di James
Junghans calpesta non solo la riflessione di illustri giuristi del
panorama universitario italiano, ma anche i diritti degli ex-lavoratori e
di tutta la città di Pisa. La liberazione dell'Ex-Colorificio è una
questione cittadina centrale perché la sua riapertura ha ridato voce a
quella parte maggioritaria della città che a fatica trovava la
possibilità di esistere come protagonista. In nome della rivendicazione
del possesso si cancellano attività e relazioni che in quel luogo hanno
ritrovato una boccata d'ossigeno in questa difficile congiuntura di
crisi economica e democratica. Dopo il danno della perdita di numerosi
posti di lavoro ora sembra arrivi la beffa di continuare a mantenerlo
vuoto, privando di fatto tutta la cittadinanza della funzione sociale e
collettiva che ha assunto quel luogo.
Oggi quest'esperienza è
gravemente minacciata nel totale silenzio dell'Amministrazione
comunale, silenzio molto eloquente che dimostra una volontà precisa di
non riconoscimento di una realtà sulla quale vige un vivo dibattito
sviluppato a livello nazionale e internazionale.
L’idea
di legalità che si invoca incarna una concezione primitiva del diritto,
che è invece qualcosa di assai più articolato, sulla quale si fonda la
tenuta complessiva del vivere civile e sociale di una città. Ribadiamo
l'idea che il diritto di proprietà non è un diritto incondizionato, ma
conosce precisi limiti (garantiti dall'art. 42 della Costituzione), anni
di abbandono di un sito industriale rappresentano un atto ben più
illegale e contrario alla Costituzione Italiana rispetto alla riapertura
e all'uso comune dell'Ex Colorificio.
La multinazionale
J-Colors minaccia di mettere fine all'esperienza dell'Ex Colorificio,che
tornerebbe ad essere il cadavere industriale che era, perché possa
continuare ad essere uno spazio vivo, centro di un'esperienza feconda e
plurale che è ricchezza per l'intera collettività; perché la storia
degli operai che in quel luogo hanno lavorato fino a quando i cancelli
di via Montelungo non sono stati chiusi non sia dimenticata ancora una
volta; perché l'impegno di tutte le persone che l'ex-Colorificio lo
hanno ripulito, riscaldato, abbellito e vivificato (per il miglioramento
non delle proprie tasche ma della qualità della nostra vita) sia
riconosciuto, per tutto questo vi invitiamo a partecipare numerosi all'
assemblea pubblica cittadina
ALLARME ROSSO! PERICOLO DI SGOMBERO PER L'EX COLORIFICIO LIBERATO
che si terrà GIOVEDI 4 APRILE alle ore 21
presso l'Ex Colorificio Liberato, in Via Montelugo 7/633.
La difesa dell'Ex Colorificio parte dall'azione collettiva di tutti e tutte
L'Ex Colorificio Liberato, l'esperienza politica promossa dal Municipio dei Beni Comuni, nonostante si appresti a compiere i suoi primi sei mesi di vita è sotto minaccia di sgombero e negli ultimi giorni la possibilità si sta sempre più concretizzando.
Pisa. PERICOLO DI SGOMBERO
27 / 3 / 2013