Spettacolare operazione di polizia.
All'alba del 22 dicembre gli uomini del reparto speciale della Polizia Tributaria sono stati incaricati dal Sostituto Procuratore Nera Clarisi del Tribunale di Venezia di operare una vasta serie di sequestri preventivi di immobili di proprietà dell'università.
L'accusa è grave. L'ipotesi degli investigatori è che nella volontà di anticipare l'applicazione della riforma Gelmini ed i tagli del ministro all'economia Tremonti, il rettore Carraro (Ca' Foscari) e Restucci (IUAV) abbiano trascinato l'università pubblica veneziana al fallimento commettendo il reato di bancarotta fraudolenta e diappropriazione indebita delle tasse studentesche visto il blocco della ricerca ed il precipitare della qualità della didattica e dei servizi.
I beni immobili delle università sono stati quindi messi sotto sequestro cautelare, ben chiusi da catene e sigilli, in attesa di essere monetizzati e restituiti agli studenti che non hanno più un'università pubblica in cui studiare ed immaginare di costruirsi un futuro.
Mentre il rettore Restucci si è costituito spontaneamente alle autorità, il suo collega Carraro si è reso irreperibile entrando di fatto in latitanza. Una sua stretta collaboratrice (di cui non riveliamo il nome per motivi di sicurezza) ha rivelato che si troverebbe sul delta del Niger in una piattaforma ENI.
di seguito un elenco delle sedi poste sotto sequestro,
Cordiali saluti,
Nera Clarisi
CA' FOSCARI:
sede centrale,
auditorium,
Ca' bembo,
Ca' bernardo,
BAUM
San Giobbe
Ca' Cappello
Biblioteca delle zattere
San Sebastiano,
San Basilio
Palazzina Briati
Santa Marta,
IUAV:
Tolentini,
Terese,
campo della lana,
Badoer
Cotonificio
Magazzini Ligabue
ACCADEMIA DI BELLE ARTI:
sede di fondamenta degli incurabili