Il natale nel sud della Cina, ovvero nella sua regione più
industrializzata ed economicamente competitiva, è già arrivato. Il
porto di Hong Kong così come quello di Guangdong ha aumentato il suo
traffico di quasi il 6% dando prova del miglior segno positivo negli
ultimi undici mesi. Questo grazie non solo all`acquisto record di
materie prime comperate questa estate dalla Cina in giro per il mondo;
questa crescita è dovuta in parte alle spedizioni di quei beni di
consumo che verranno acquistati prevalentemente in Usa ed Europa questo
natale.
Se sono molte le perplessità sulla sostenibilità del consumo in
Occidente nel lungo periodo, tuttavia le super navi container hanno
ripreso i loro viaggi (pensate che un recente studio della industria
marittima del Pacifico ha stimato che da sole le 15 più grandi navi del mondo inquinano come tutte le automobili del mondo messe assieme!link).
Un altro segno con cui leggere la ripresa economica è la mancanza di
forza lavoro del settore export, ovvero nelle fabbriche delle aree
produttive come il Pearl Delta e lo Yangtze River Delta.
Nella città di Shenzhen le autorità hanno stimato una carenza di più di
120 mila braccia, sei volte quello che si è sperimentato nell’aprile di
questo stesso anno. A Zhejiang la scarsità di manodopera tocca le punte
di 250.000 lavoratori, e la situazione è simile a Dongguan, a Foshan, a
Guangdong e Wenzhou. Se nei mesi passati tutte le industrie dell`export
in Cina hanno pesantemente licenziato per far fronte alla crisi, ora
queste stesse fabbriche vorrebbero nuovamente forza lavoro per
rispondere all’aumento degli ordini natalizi.
Il fenomeno della scarsità di manodopera nelle zone costiere della
Cina, a discapito di quanto si pensa in Europa, non è un fenomeno
nuovo. Anzi. Ma questa volta tale fatto ha delle caratteristiche
particolari.
Secondo il professor Liu Zhenjie della accademia Henan di scienze
sociali, quello di cui soffre oggi il settore dell`export è dovuto alla
scelta dei migranti cinesi di non ritornare nel Delta a lavorare,
complice il costo di vita elevato in quelle regioni. Molti lavoratori
migranti originari delle aree rurali e delle provincie del west che
sono stati licenziati qualche mese fa infatti non ne vogliono sapere di
voler ritornare.
Dopo essere stati licenziati essi sono tornati nelle loro città natale,
dove il costo della vita è drasticamente più basso. E ritornando hanno
ritrovato le loro città in pieno boom economico grazie alle costruzioni
di infrastrutture promosse dallo Stato cinese come misura anti crisi.
Mentre sono molte le industrie del Delta che hanno dovuto cancellare
ordinativi per mancanza di manodopera, le misure anticrisi statali
fanno concorrenza al settore dell`export proprio sul lavoro di quei
lavoratori migranti e a basso costo. La mancanza di forza lavoro del
Delta potrebbe così diventare strutturale e di lungo periodo: questo
proprio grazie al Governo Cinese.
Il diario di bordo di Paolo Do - Hong Kong (Cina)
Down by the River
Rifiuto del lavoro e crisi della manodopera, mentre ripartono gli ordinativi per l'export destinato all'Occidente
19 / 10 / 2009