Se il momento che stiamo attraversando si configura come una fase di crisi strutturale del movimento espansivo dei processi globalizzanti, se il capitale sembra aver esaurito la sua spinta alla delocalizzazione e la risposta a questa crisi assume la forma di una riterritorializzazione, di un ritorno al territorio spesso declinato come nuovo protezionismo (in termini economici) e come chiusura identitaria (in termini politici), se tutto ciò appare fondato, allora va sottolineata la necessità, anche per i movimenti, di una riterritorializzazione, di un radicamento che tenda però a sovvertire gli stereotipi territoriali legati ad una visione naturalistica e localistica.
I territori dei movimenti, si è detto, sono luoghi complessi, sono i territori del conflitto verso la costruzione del comune, sono luoghi immediatamente connessi alla dimensione globale.
Proprio con questo spirito, territoriale e sovversivo, il S.a.L.E. propone il Seminario “Multiversity, ovvero l'arte della sovversione.” Un evento in cui si discuterà, con l'ausilio di un gruppo internazionale di ospiti, di come intervenire, sviluppando conflitto, all'interno di quella che viene definita “la fabbrica della cultura”, ovvero all'interno di quella galassia sociale e produttiva impiegata nell'industria culturale e nel lavoro immateriale.
Come momento di questo percorso di lotta, il S.a.L.E. presenterà i primi risultati di un'inchiesta cittadina attorno a quella composizione sociale di lavoratori dell'immateriale che oggi si distingue per la propria centralità produttiva, non solo a Venezia, ma anche in tutti i tessuti metropolatani globali così chiaramente segnati dalla messa a valore di linguaggi, affetti e modi di vita.
Ecco dunque un primo elemento di sovversione territoriale di Multiversity che, almeno nelle nostre intenzioni, vorrebbe rappresentare un momento decisivo nell'analisi delle nostre possibilità di intervento locale, offrendo però, allo stesso tempo, spunti di interesse che riguardano una condizione largamente diffusa (sia dal punto delle resistenze che da quello del capitale) a livello globale.
Durante il seminario è possibile pernottare presso la "Foresteria Sociale" in via fratelli Bandiera 45 - Marghera
I territori dei movimenti, si è detto, sono luoghi complessi, sono i territori del conflitto verso la costruzione del comune, sono luoghi immediatamente connessi alla dimensione globale.
Proprio con questo spirito, territoriale e sovversivo, il S.a.L.E. propone il Seminario “Multiversity, ovvero l'arte della sovversione.” Un evento in cui si discuterà, con l'ausilio di un gruppo internazionale di ospiti, di come intervenire, sviluppando conflitto, all'interno di quella che viene definita “la fabbrica della cultura”, ovvero all'interno di quella galassia sociale e produttiva impiegata nell'industria culturale e nel lavoro immateriale.
Come momento di questo percorso di lotta, il S.a.L.E. presenterà i primi risultati di un'inchiesta cittadina attorno a quella composizione sociale di lavoratori dell'immateriale che oggi si distingue per la propria centralità produttiva, non solo a Venezia, ma anche in tutti i tessuti metropolatani globali così chiaramente segnati dalla messa a valore di linguaggi, affetti e modi di vita.
Ecco dunque un primo elemento di sovversione territoriale di Multiversity che, almeno nelle nostre intenzioni, vorrebbe rappresentare un momento decisivo nell'analisi delle nostre possibilità di intervento locale, offrendo però, allo stesso tempo, spunti di interesse che riguardano una condizione largamente diffusa (sia dal punto delle resistenze che da quello del capitale) a livello globale.
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"Multiversity - L'arte della sovversione"| eng | fr
programma dei tre giorni di seminario
biografie dei relatori
S.A.L.E Docks 187-188
Punta della Dogana -
Venezia
www.sale-docks.org
www.myspace.com/saledocks187
[email protected]
Durante il seminario è possibile pernottare presso la "Foresteria Sociale" in via fratelli Bandiera 45 - Marghera
contatti:
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346-6674393 dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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