«Basta, ci vogliamo vivɜ!»: sul femminicidio di Sara Buratin

Giovedì 29 febbraio il Collettivo Squeert e Non una di Meno Padova promuovono una manifestazione.

29 / 2 / 2024

Ancora un femminicidio, l’ennesimo dall’inizio dell’anno, l’ennesimo in Veneto negli ultimi mesi. A Bovolenta (PD), Sara Buratin è stata brutalmente uccisa dal suo ex compagno. Di seguito il comunicato del Collettivo Squeert e di Non Una di Meno Padova, che hanno lanciato una mobilitazione con ritrovo in Porta Portello alle 19.

Sara Buratin è l'ennesima sorella che è stata violentemente uccisa dall'ex compagno. È successo a Bovolenta, in provincia di Padova.

Il secondo femminicidio in questa settimana, il quindicesimo dall'inizio dell'anno.

Vari politici si stanno esprimendo sull'accaduto. Commenta così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale: «Credo che in questo momento sia opportuno lasciare spazio alle preghiere ma anche alla riflessione, perché i femminicidi sono davvero troppi e si verificano anche in contesti solitamente molto tranquilli come la nostra provincia»

Di tempo per pregare e riflettere ce n'è stato.

Di tempo per capire che nessun contesto è libero dal patriarcato ce n'è stato.

Di tempo per ascoltare le voci e le richieste delle donne* ce n'è stato.

Di tempo per capire che le testate giornalistiche non possono e non devono romanticizzare un femminicidio ce n'è stato.

Nulla è stato fatto. Nulla è stato capito.

Nelle scuole continua a non esistere un'educazione sessuo-affettiva e al consenso.

I centri antiviolenza fanno fatica ad andare avanti senza fondi.

Articoli beceri continuano ad uscire dopo che una donna viene ammazzata.

Il tempo di dire che non ci stiamo più e che deve essere l'ultima lo abbiamo avuto anche noi. E le nostre voci non sono state ascoltate.

È arrivato il tempo di bruciare tutto.

L'appuntamento è giovedì 29 febbraio alle h19 in porta portello.

Porta con te la tua rabbia e le tue sorelle.