In Nigeria, tutte le speranze nella democrazia e nel benessere suscitate dall’indipendenza e dalla scoperta del petrolio, sono naufragate tra le paludi del Delta del fiume Niger, affondate dallo sfruttamento selvaggio di multinazionali come la Shell, I’Agip, la Chevron e dai corrotti governi locali. All’ombra di un cielo inquinato e di un mare senza pesci, «la gente ha cominciato a pensare: “Dobbiamo armarci se non vogliamo morire”. La violenza genera violenza. E quando una persona perde la speranza, si sente devastata, e finisce per dire: “0 combatto o tanto vale che muoia”».
Così, a bordo di motoscafi veloci, con passamontagna, fucili automatici e kalashnikov, i ribelli del Delta sono passati al contrattacco, sabotando l’industria del petrolio. Sono la voce armata di una intera popolazione, stremata da decenni di saccheggio dell’ambiente e di repressione militare. Si battono contro l’inquinamento delle loro terre, per il risarcimento dei danni subiti e la restituzione delle risorse alle comunità locali.
Giovedì 28 gennaio 2010 alle ore 21:
Presentazione del libro "Delta in Rivolta" alla presenza dell'autore Daniele Pepino
A seguire proiezione del documentario "Delta Oil Dirty Business"
Laboratorio Aq16, via F.lli Manfredi 14, ex Foro Boario, Reggio Emilia