Lorenzo Feltrin » Repressione
Marocco - Pesanti condanne carcerarie contro i giornalisti Radi e Raissouni
6 / 3 / 2022
I giornalisti marocchini
Souleiman Raissouni e Omar Radi sono stati condannati a cinque e sei anni di
carcere rispettivamente dalla Corte d’Appello di Casablanca, che ha così confermato
le sentenze di primo grado emesse nel 2021. Entrambi i giornalisti sono processati
per stupro, ma le accuse sembrano essere montate e non sono state presentate
prove reali, come denunciato ...
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Marocco: Il giornalista Omar Radi ancora in carcere
10 / 8 / 2020
Il giornalista marocchino Omar Radi è stato
arrestato il 29 luglio a Casablanca ed è ora in carcere in attesa di processo.
Da sempre critico della monarchia, e già militante del Movimento 20 Febbraio
che nel 2011 aveva organizzato un ciclo di mobilitazioni di massa per la
giustizia sociale e la democrazia, si era occupato di tutte le principali lotte
per una distribuzione ...
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Free Koulchi: la campagna per la liberazione dei prigionieri di coscienza in Marocco
28 / 1 / 2020
Nelle settimane scorse in Marocco è stata
avviata la campagna Free Koulchi (Liberare tutti) per chiedere la fine delle
persecuzioni giudiziarie nei confronti di attivisti o anche semplici cittadini
colpevoli di esprimersi apertamente contro il regime. Secondo il manifesto
pubblicato sulla pagina
Facebook della campagna: “Di fronte alla tensione sociale e allo ...
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La morte di un giovane precario infiamma il Marocco
31 / 10 / 2016
La sera di venerdì 28 ottobre ad Al Hoceima, città portuale del Rif, le forze dell’ordine sequestravano un carico di pesce al 31enne precario Mouhcine Fikri. Poco dopo, il giovane decedeva di una morte atroce, schiacciato all’interno del camion compattatore della nettezza urbana che stava distruggendo la merce confiscata. Le circostanze della morte di Fikri non sono ...
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Tunisia - Quinto anniversario sotto il giro di vite del “partito dell’ordine”
A cinque anni dalla rivolta a Sidi Bouzid il Governo tunisino continua il pugno di ferro contro chi dissente
18 / 12 / 2015
Come riportato due settimane fa il governo di grande coalizione tunisino, il suo braccio armato del Ministero degli Interni nonché alcuni settori del potere giudiziario, stanno utilizzando lo stato di emergenza – dichiarato per far fronte al terrorismo di destra – come pretesto per colpire nel mucchio. O meglio, per colpire soggetti a vario titolo scomodi in modo da ...
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